Il capogruppo di Cantiere Popolare di aula Sollano, Giovanni Civiltà, interviene sulle condizioni strutturali degli impianti comunali, realizzati nell’ultimo trentennio nella città dei templi. E lo fa perché ritiene – si legge in una nota “che necessitano tutte di importanti interventi di manutenzione e di miglioramento per consentire una frequentazione più sicura a sportivi e pubblico”.
In particolare il consigliere comunale di Palazzo dei Giganti si sofferma sulla pista di pattinaggio che si trova ella frazione balneare di San Leone.
“Della pista di pattinaggio, una volta fiore all’occhiello del più bel litorale siciliano, posta tra il mare africano ed il disordinato abitato (cresciuto in barba alle regole degli strumenti urbanistici) – spiega – rimane solo il vago e lontano ricordo dei tornei amatoriali che nelle diverse stagioni vivacizzavano la voglia di sfide degli amanti del pattinaggio. Nei decenni passati la pista di Rolling del lungomare Sanleonino è stata punto di riferimento per diverse generazioni di atleti cresciute all’insegna di uno sport nuovo ed avvincente”.
Civiltà ricorda che per restituire l’impianto alla libera e sicura fruizione andrebbero effettuati alcuni interventi.
“Quelli relativi alla recinzione, pavimentazione che appare divelta (sostituendola con pavimento al quarzo con corindone), collocazione di panchine, nuovo corrimano ed impianto di illuminazione privo di manutenzione. Cantiere Popolare – aggiunge – ha segnalato più volte lo stato di degrado e di abbandono degli impianti sportivi sistemati sul lungomare Falcone e Borsellino. Ma nonostante ciò abbiamo rilevato che non c’è mai stato un tentativo di rilancio delle strutture da parte della sorda amministrazione comunale che appare di fronte all’evidenza dei fatti sempre più incapace di comprendere la grande forza economica (turismo sportivo) ed educativa dello sport!
Senza far distinzione di disciplina, sia essa di squadra o singola, sia si pratichi al chiuso o all’aperto, sia essa nuova o vecchia fornisce un contributo decisivo alla formazione dei giovani, nonché alla vita democratica e sociale; lo sport è educativo e va percepito come risorsa nella lotta alla devianza giovanile o al recupero dalla marginalità. Serve per la sua funzione pedagogica a formare atleti e cittadini che siano rispettosi delle regole e del vivere quotidiano.
La mancanza di strutture ove praticare lo sport in sicurezza, pochissime in città ad onor del vero, rende impossibile attuare progetti di recupero e di aggregazione sociale in piena collaborazione con gli istituti scolastici, con l’unico risultato: trascinare il nostro futuro sul binario morto dell’ imbarbarimento culturale.
Purtroppo per gli amanti del pattinaggio su pista non vi sono ad oggi progetti di riqualificazione e richieste di finanziamenti che possano cambiare nell’immediato le condizioni precarie di tali impianti.
Ad Agrigento – conclude il Consigliere Giovanni Civiltà – il degrado in cui versano le strutture sportive è per certi aspetti simile se non uguale al degrado della classe politica che per inerzia amministra la città e che ha abbandonato da troppo tempo San Leone e i loro residenti ad un misero e triste destino di marginalità sociale”.