Il prossimo dodici Aprile, il Comune cesserà il rapporto con l’Aipa
Se ne parla da due anni, dallo stesso momento dell’insediamento di Manganella, ancora prima durante la sua campagna elettorale, mentre la notizia della rescissione del contratto con l’azienda che gestisce la riscossione dei tributi è stata già annunciata nella conferenza stampa di settembre scorso, ma adesso sembrerebbe davvero cosa fatta.
Sembrerebbe cosa fatta poiché il contratto che scadrà nel 2016 prevede finestre triennali, la prossima è l’undici aprile, quando sarà possibile togliere l’incarico all’Aipa.
Sasà Manganella vince la sua “storica” battaglia, iniziata da semplice cittadino e terminata da sindaco. L’Aipa è accusata di “arbitraria rideterminazione dell’aggio con conseguente applicazione di agi ordinari, coattivi e straordinari in misura maggiore rispetto a quella contrattualmente prevista; applicazione dell’aggio di riscossione coattiva già a partire dalla fase di avvio di mora; omessa notifica di n. 16.119 atti (di cui 15.646 relativi al canone idrico), con conseguente omesso introito per le casse comunali pari a circa 3.341.171 euro; omesso invio dei rendiconti di gestione ed omesso versamento delle somme dovute al Comune”
Tenuto conto di tali inadempienze imputabili ad Aipa con delibera di Giunta n.51 del 6.9.2012, il Comune delibera di intimare ad Aipa la risoluzione del contratto di appalto stipulato l’11.4.2007.
Successivamente, il 13 dicembre 2012, la Giunta sospende gli effetti dell’atto di risoluzione e decide di ricorrere in giudizio attraverso l’arbitrato.
“Rispetto al normale processo civile – dice il sindaco Manganella – si ha la possibilità dell’immediatezza del giudizio che deve aversi entro 120 giorni”.
Sul giudizio dell’arbitrato, formato da tre arbitri uno ciascuno di nomina delle parti e il giudice terzo scelto di comune accordo “si può ricorrere – continua Manganella – e non come sostiene qualcuno che si deve accettare senza possibilità di ricorrere al normale procedimento. Quindi se non saremo soddisfatti del giudizio continueremo nella nostra strada”.
L’arbitro scelto dal Comune è l’avvocato Rosato, mentre il terzo arbitro nominato dalle due parti è l’onorevole Angelo La Russa “ex sindaco di Favara – conclude Sasà Manganella – ex assessore regionale, persona che conosce perfettamente la problematica”.