Una via d'uscita dall'Ato idrico della Provincia di Agrigento: la chiede all'Ars il Movimento Cinque Stelle, che per questo ha presentato un'interrogazione al presidente della Regione e all'assessore regionale per l'Energia.
“I comuni "ribelli", ovvero coloro i quali non hanno consegnato le reti idriche al gestore privato della provincia di Agrigento – afferma il deputato Matteo Mangiacavallo – alla fine hanno avuto ragione, venendo legittimati dalla Legge regionale 2/2013. Perché non estendere la possibilità di "svincolarsi" dall'attuale gestione, dall'ato idrico e dal piano d'ambito anche agli altri Comuni che ne facessero espressa richiesta?”.
I deputati del Movimento chiedono con l'atto parlamentare se il presidente della Regione, sentiti i sindaci dei rimanenti Comuni della provincia di Agrigento ed accertate le loro intenzioni di mantenere invariate o meno le attuali condizioni in essere, non ritenga opportuno rivedere, con un proprio decreto, i confini territoriali dell’Ato di Agrigento riconducendolo esclusivamente a tutti quei Comuni che vogliono che la gestione del servizio idrico integrato rimanga affidata alla Girgenti Acque SPA. Ciò comporterebbe, secondo la convenzione sottoscritta dalle parti il 27 Novembre 2007, anche la conseguente revisione del Piano d’Ambito ed una completa regolarizzazione dell’attuale situazione di gestione del Servizio idrico integrato.