"Se pure è apprezzabile il dichiarato impegno dell’Assessore Amato per una “manutenzione” sommaria del Parco dell’Addolorata, c’è da chiedersi se sia il caso di continuare a “buttare” al vento, al vandali ed ai ladri risorse pubbliche che il Comune non sa dove prendere e che potrebbe indirizzare, se le trova, ai poveri.
Il Parco dell’Addolorata è localizzato in un’area che non attrae gli agrigentini ai quali, tra l’altro, manca la cultura del parco, per cui non è stato mai e non lo sarà mai vissuto dalle famiglie, nemmeno da quelle che risiedono attorno ad esso.
Non lo hanno mai “abitato” i pensionati, non lo hanno mai animato i bambini dai genitori accompagnati, non lo hanno mai trovato attraente i giovani come luogo di incontro e di stazionamento, non ha mai avuto appeal per attività economiche e culturali diverse come teatro, mercato ecc.
Gli agrigentini, in estate, puntano il consumo del loro tempo libero verso la costiera di San Leone e tutte le apprezzate inziative e sforzi dei titolari del Centro commercaiel naturale di via Atenea, non sono valsi a vitalizzare economicamente il centro storico.
ùIl comune, a sua volta, stante il dissesto finanziario esistente, pur se opportunamente non dichiarato, non ha potuto programmare nulla, al di la della “notte bianca”, per cui San Leone ha vissuto malinconicamente la sua stagione estiva fibrillizzata dai soliti irrisolti problemi di mare, di spiaggia, di servizi, di vivibilità urbana, senza eventi di interesse turistico e di intrattenimento giovanile e delle altre età, al di la della Fiera e di qualche “spunto” privato.
Insomma credo che questa nostra città sia destinata ad un “irreversibile declino” econom,ico e sociale se non si da, pur nel contesto di questa crisi crudele che continua a “bruciare” capitali e lavoro, una strategia di ripresa con iniziative politiche e sindacali che ne movimentino positivamente la condizione: tutto il resto è inutile “cicaleggio” .