“Ieri, ancora una volta, San Leone è diventato un grande bazar, popolato da venditori irregolari di ogni genere. Nonostante i nostri tanti appelli, il quartiere continua ad essere una terra di nessuno in cui le regole e le leggi, per taluni altri rigorosissime, per gli abusivi non sono esistite”. A denunciarlo è il comitato di San Leone.
“Tappeti, borse, scarpe e chincaglieria, tutta merce contraffatta e tutta priva di qualsiasi marchio CE è stata esposta e venduta alla luce del sole in un vero mercato che ha trasformato San Leone nella bruttissima copia di un souk mediorientale – si legge nella nota – ovviamente, tutto venduto senza licenze di alcun genere e senza scontrini da persone spesso esse stesse irregolari”.
“Una situazione intollerabile che indigna i cittadini ed offende le Istituzioni. Il commercio abusivo pone infatti molteplici problemi.
In primo luogo – evidenzia la nota – c’è un problema di ordine pubblico dato che i venditori, anche molto invadenti, occupano abusivamente gli spazi nei quali i cittadini dovrebbero potere passeggiare e parcheggiare le proprie auto, circostanza che genera spesso delle liti. Aspettiamo il fattaccio?
Poi, c’è il problema igienicosanitario. Dove vanno in bagno queste persone che per l’intera giornata si trattengono sul Lungomare di San Leone?
Inoltre, c’è il problema dell’illegalità nella quale operano e che giustifica ogni altra violazione. Come si può infatti sanzionare un commerciante regolare per una qualsivoglia infrazione quando le autorità accanto tollerano un venditore che vende abusivamente merce del tutto illegale in barba a qualsiasi regola?
Poi, c’è il danno commerciale. La presenza degli abusivi scoraggia quanti hanno pensato di mettersi in regola aprendo dei veri negozi. Un danno che coinvolge anche i proprietari dei potenziali immobili commerciali.
Infine, ma non da ultimo, – continua la nota – il danno di immagine che la presenza di tali commercianti abusivi causa a San Leone, ridotta, anche a causa loro, ad un quartiere degradato che nulla ha a che vedere con l’elegante ed accogliente quartiere di villeggiatura che aspirerebbe a diventare”.
“La questione sarebbe di facile soluzione – spiega Fabrizio La Gaipa, Presidente del Comitato San Leone -. Lo hanno dimostrato i Carabinieri poche settimane addietro. Per bloccare l’invasione sono bastate tre pattuglie in servizio agli accessi di San Leone. Di questa questione abbiamo parlato con il Prefetto e ci ha assicurato che entro il mese di aprile sarebbe stato risolto il problema. Aprile si avvia al termine e confidiamo che Sua Eccellenza tenga fede a quanto promesso”.