Aiutare chi è in difficoltà. Ma non a fondo perduto. Attraverso il servizio civile, l’amministrazione comunale di Raffadali garantisce alle famiglie disagiate l’opportuna assistenza economica ordinaria e in cambio ottiene le prestazioni a beneficio della collettività. Ieri sono state avviate al lavoro, per quasi 100 giorni, 25 persone: percepiranno 240 euro al mese.
“Questa è una formula di solidarietà certamente proficua – afferma il sindaco – con la quale si coniugano contemporaneamente due significativi principi: sostenere concretamente chi versa in una precaria situazione economica e assicurare al territorio servivi di pubblica utilità. Per non parlare poi – osserva Giacomo Di Benedetto – che questa forma di assistenza, non essendo passiva, si traduce, per la persona che la riceve, in una sorta di stimolo gratificante”.
Le persone, ammesse sulla base di una specifica e oggettiva graduatoria, svolgono infatti attività che riguardano la pulizia dei locali comunali, nello specifico refezione scolastica, asilo nido, centro incontro per anziani, minori e disabili, la cura dell’area che ospita il verde, strade, piccola manutenzione ordinaria e così via.
“Il servizio civile rappresenta una importante valvola di sfogo – conclude il sindaco – per garantire una boccata d’ossigeno a tutte quelle famiglie che, specie in questo particolare momento di crisi generale, non riescono ad affrontare la quotidianità. Si tratta di un’opportunità che, per quanto ci riguarda, continueremo ad offrire con puntualità e costanza”.