Lillo Inquanta
Sembrerebbe che qualcuno abbia consigliato agli enti di sospendere i dipendenti e non licenziare. Forse per evitare di essere messi al centro di polemiche infinite qualora si propendesse, appunto, per il licenziamento di 8000 persone!
Ma sospendere per quale motivo? Per riqualificazione! E che diritto ha l'ente di sospendere un dipendente "inventandogli" che è per riqualificarlo? Sulla base di quale presupposto un ente decide che un dipendente ha bisogno o meno della riqualificazione? Se non so neppure quali corsi dovrò erogare domani, anzi se non so nemmeno, io come ente, se erogherò più corsi, se non posso garantirgli che dopo la riqualificazione sarà sicuramente impegnato in una azione formativa, non credete che, bene che vada, l'ente sarà messo in mora?
Quindi l'ente, "sulla carta", si tiene i dipendenti, anche se momentaneamente sospesi, su consiglio dell'amministrazione, per poi essere defenestrato perché non sa se sarà inserito o meno nel prossimo piano formativo.
Cara Amministrazione, non sarebbe allora il caso di fare al contrario? Fai subito il bando, ma subito, stasera, domani…..subito, allèstiti……..decidi chi sono gli enti che faranno formazione, ( se fossi io li sceglierei tra quelli che già erano nella triennalità dell'avviso 20/2011, almeno quelli che non hanno dato grattacapi all'Amministrazione e che, per intenderci, non sono stati oggetto di osservazioni di irregolarità da parte della stessa Amministrazione!), sulla stregua di una rimodulazione presentata e approvata. Ogni Ente gestore così saprà di quale personale ha bisogno, e solo allora potrà metterli in riqualificazione per un periodo congruo che non è quello coincidente, come sta succedendo ora, al tempo che ha bisogno l'amministrazione per le sue lungaggini burocratiche, ma quello che effettivamente serve, secondo le specifiche di ogni dipendente. Così, i lavoratori continueranno a percepire il loro stipendio, come giusto che sia, durante il periodo di riqualificazione e subito dopo si parte con i corsi, tutelando così anche l'ente che giustamente mantiene il livello occupazionale dei lavoratori.
Un progetto di più attori, deve essere condiviso da tutti i partner, no? Qui invece sembra chiaro che chi ci rimetterà, sicuramente sono gli enti, e di conseguenza, nonostante qualcuno non l'abbia ancora capito, anche i lavoratori. Chi ci guadagnerà? Solo le organizzazioni che già stanno affilando le loro armi per entrare in campo nella "nuova formazione".
Poi, un altro consiglio che viene dall'alto sembrerebbe quello di mettere i lavoratori in "congedo per formazione", del resto se vogliono, ne possono usufruire fino a 11 mesi!!! Infatti, ma il congedo non deve essere richiesto liberamente dal lavoratore? O l'ente deve costringerlo? Cioè deve operare una forma di coercizione tale da fargli decidere che a fronte dello stipendio, deve invece frequentare " per sua scelta" un corso di chissà quanti mesi per ricevere una specie di indennità che nessuno ancora sa a quanto ammonta? Pazienza, i figli capiranno, mangeranno un po' di meno in quei mesi, ….perché il babbo o la mamma hanno deciso di riqualificarsi, cavolo!!! Capiranno no? Anche il direttore della loro banca capirà, no? Oggi fra l'altro siamo tutti un po' più comprensivi!!!
Poi, un altro consiglio che viene dall'alto sembrerebbe quello di mettere i lavoratori in "congedo per formazione", del resto se vogliono, ne possono usufruire fino a 11 mesi!!! Infatti, ma il congedo non deve essere richiesto liberamente dal lavoratore? O l'ente deve costringerlo? Cioè deve operare una forma di coercizione tale da fargli decidere che a fronte dello stipendio, deve invece frequentare " per sua scelta" un corso di chissà quanti mesi per ricevere una specie di indennità che nessuno ancora sa a quanto ammonta? Pazienza, i figli capiranno, mangeranno un po' di meno in quei mesi, ….perché il babbo o la mamma hanno deciso di riqualificarsi, cavolo!!! Capiranno no? Anche il direttore della loro banca capirà, no? Oggi fra l'altro siamo tutti un po' più comprensivi!!!
E allora? E allora smettiamola di scherzare. Nessuno mette in dubbio che un sistema si può e si deve cambiare, ma crediamo nulla possa giustificare la distruzione di famiglie ed imprese senza guardare in faccia nessuno, solo per un capriccio….perché forse di questo si sta trattando. Dopo più di trent'anni, e al solo fine di fare le cose per bene, e le cose per bene si devono programmare in tempo, non credo che non si possa attendere un periodo congruo per un'altra annualità, al quale possiamo cambiare il nome per non nominare piu l'avviso 20.
Tutto ciò che di diverso da questo si concepirà, produrrà solo….. un grande pasticcio!!!