ll parlamentare del Partito democratico Antonino Moscatt, oggi impegnato nella elezione del Presidente della Repubblica, in questi giorni ha preso parte alla riunione di intergruppo sul tema dell’immigrazione.
In tale riunione ha posto con forza le già trattate tematiche esaminate durante l’incontro svoltosi a San Leone il sei Aprile scorso, che verteva sulle questioni dei minori stranieri non accompagnati, sull’emergenza immigrazione e sulla situazione economica in cui versano le cooperative che si confrontano con queste problematiche.
“I comuni e gli enti che operano con straordinaria efficienza nell'ambito del privato sociale e nei servizi dedicati – ha spiegato Moscatt – stanno vivendo una situazione di assoluta crisi. Da soli, infatti, non possono far fronte a questi fenomeni in assenza di adeguate risorse ed in tal senso servono interventi immediati da parte del Ministero dell'Interno. Come già espresso nella mia interpellanza – ha proseguito il deputato del Pd – i numerosi sbarchi registrati negli ultimi giorni devono far decretare lo stato di emergenza, che permetterebbe alle istituzioni territoriali ed agli enti del privato sociale di porre in essere tutti gli strumenti utili ad affrontare tale situazione in maniera organizzata ed efficiente”.
Moscatt ha chiesto all'Intergruppo di :
predisporre immediatamente una mozione che possa essere da guida e monito affinché si passi dalle parole ai fatti con la concretezza dell'intervento; di programmare un incontro straordinario con il responsabile dipartimento del Ministero degli Interni affinché si predispongano le somme necessarie per affrontare il caso minori stranieri non accompagnati; di organizzare un incontro tra l'intergruppo e le realtà che operano nei territori.
Ad oggi tutte le richieste sono state prese in considerazione ed accolte. In caso di eventuali ritardi, Moscatt ha manifestato la volontà di organizzare un sit-in con tutte le realtà del territorio davanti al Ministero.
Al contempo e su sollecitazione di alcuni insegnanti precari, Moscatt si è attivato a seguito della nota del 17 dicembre 2012, con le istruzioni del Miur per la predisposizione del Programma annuale e per il pagamento delle supplenze brevi e saltuarie, in cui è indicata la data del primo gennaio 2013 come giorno in cui sarebbero dovute avvenire i pagamenti con cedolino unico attraverso “Noi PA”.
L’articolo 7 comma 38 del decreto legge 95/2012 (spending review) ha infatti disposto che il pagamento degli stipendi al personale supplente breve e saltuario venga effettuato mediante gli ordini collettivi di pagamento di cui all’articolo 2 comma 197 della legge 191/2009. Conseguentemente il pagamento è stato curato, a decorrere dal 1° gennaio 2013, dal Service NoiPA (già Spt) del Mef, a valere sulla quota degli appositi capitoli di bilancio iscritti nello stato di previsione del Ministero assegnata a ciascuna istituzione.
Tale nuovo sistema, sia per l'esigua somma a disposizione nel capitolo di bilancio sia per il farraginoso inserimento dei dati, ha creato un caos di ritardi e di mancati pagamenti che pare sia stato risolto con l’emissiva speciale dello scorso otto aprile, la quale predisponeva il pagamento delle retribuzioni arretrate al personale supplente breve e saltuario della scuola entro le ore 17 di lunedì 15 aprile.
“Si tratta – ha spiegato Moscatt – di una notizia positiva e di un buon risultato ottenuto, ma continuerò a monitorare la situazione. Si alleviano le difficoltà che hanno dovuto sopportare i supplenti della scuola e migliora il sistema, che deve assicurare il pagamento tempestivo di quanto dovuto ai lavoratori. Va conclusa rapidamente la troppo lunga fase di assestamento – ha concluso Moscatt – del sistema”.