Erogazione percorsi di politica attiva lavoratori enti di formazione: la UIL Scuola ne chiede la revoca
A dirlo è la UIL Scuola.
Avevamo rinviato il ns giudizio sulle scelte del Governo riguardo il settore, senza alcuna riserva mentale, perche' prima di giudicarle volevamo conoscere a quale percorso tecnico-normativo fossero ancorate. Il Governo aveva dichiarato senza possibilita' di replica che l'avviso 20/2011 era definitivamente chiuso annunciando un nuovo bando in autunno e un periodo di 5/6 mesi di riqualificazione per tutto il personale in attesa delle nuove attivita'. Su questa ipotesi l'Assessore aveva chiesto collaborazione e noi avevamo fatto la nostra parte. A nostro giudizio per qualunque tipo di riqualificazione, ovvero per qualsivoglia intervento finalizzato a mantenere i lavoratori nel loro posto di lavoro, si sarebbe dovuto sottoscrivere un accordo a tre Regione-Associazione Enti-OO.SS. e convenire su alcune importanti questioni contrattuali per evitare un collassamento del sistema: che tipo di intervento concepire per i docenti, per gli amministrativi, per i direttori; a chi affidare la riqualificazione e sopratutto in quali sedi svolgerla; con quale status i lavoratori sarebbe stati avviati a riqualificazione e sopratutto in che misura si sarebbero sostenuti i lavoratori. Avevamo assieme a CGIL e CISL un tavolo meno oceanico per scriverle le regole ma nessuna risposta e' arrivata. Quella che e' arrivata e' invece una iniziativa non concordata e unilaterale del Dipartimento Lavoro che in assenza di un accordo di sistema, movimenta ingiustificatamente migliaia di lavoratori che non sono ne' sospesi dal lavoro, ne' in mobilita'. Sapete su che cosa dovrebbero indagare gli orientatori per valutare le risorse personali dei lavoratori della formazione professionale? Sull'ansia, sull'irritabilità, sulla resistenza alla frustrazione e sull'instabilità emotiva!!! Non commentiamo per non essere offensivi ma chiediamo al Dipartimento Lavoro la revoca immediata della decisione.
UIL Scuola
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