"Non posso che condividere in pieno i motivi che hanno spinto l'on. Sonia Alfano a scegliere di non partecipare all'incontro di oggi pomeriggio a Bivona, durante il quale si sarebbe dovuto presentare il docu-film sulla mia storia. L'incontro, pertanto, viene annullato e verrà riorganizzato con l'attenzione e la cura che merita". Così il testimone di giustizia di Bivona, Ignazio Cutrò, interviene in seguito al comunicato stampa di Sonia Alfano, presidente della Commissione speciale europea antimafia, con il quale la stessa ha annunciato che non avrebbe partecipato all'evento dopo aver saputo che alla presentazione sarebbe intervenuto il sindaco di Bivona, Giovanni Panepinto. Alfano, invitata dallo stesso Cutrò a partecipare all'incontro, ha detto che non ci sarà perché "la mia storia è del tutto in contrasto con quella di Panepinto, il cui nome compare più volte in un'informativa dei Carabinieri che racconta molto chiaramente dei suoi rapporti con esponenti di Cosa Nostra" ha detto nella nota stampa.
"La scelta di proiettare il docu-film a Bivona – spiega Ignazio Cutrò – è stata dettata dallo spirito di diffusione della cultura antimafia per la quale sto spendendo la mia vita. Ma Sonia, grande amica oltre che parlamentare europea, ha giustamente evidenziato un problema importante, non trascurabile. L'azione che porto da anni avanti contro tutte le mafie, soprattutto da quando sono presidente dell'Associazione nazionale Testimoni di giustizia, mi spinge dunque a questa scelta: l'incontro viene annullato e verrà riorganizzato dopo un'attenta valutazione dei fatti. In questa occasione voglio comunque ringraziare tutti gli ospiti che hanno fin da subito dato la loro disponibilità a partecipare, tra cui il dr. Tona dell’Anm di Caltanissetta, il dr. Paci della Dda di Caltanissetta, e il dr. Vella della Procura di Agrigento".
Non si è fatta attendere la reazione di Giovanni Panepinto, che è anche deputato regionale delPd. “Apprendo con stupore le parole dell’onorevole Sonia Alfano –afferma – che però su un punto ha ragione: le nostre storie sono profondamente diverse. Io sono un amministratore che non cerca la ribalta, mentre lei è un’abile professionista dell’antimafia e capisco che ogni tanto abbia bisogno di occupare le pagine della stampa, anche mettendo in scena – come in questo caso – una commedia di basso livello”.
“L’onorevole Alfano – continua Panepinto – in questo caso sbaglia non una, ma tre volte: primo perché l’informativa nei miei confronti alla quale fa riferimento nasce da una lettera anonima inviata nel 2007 nell’ambito si uno scontro politico locale, e in tutti questi anni e dopo i dovuti accertamenti non ha prodotto alcun provvedimento; secondo perché dal momento che la mia partecipazione all’iniziativa era stata comunicata fin dall’inizio, ritengo difficile che lei non ne fosse a conoscenza; terzo perché dovrebbe esserle noto il mio impegno a sostegno di Ignazio Cutrò al quale, anche in questa occasione, ribadisco la mia vicinanza”.
“Fino ad oggi in circostanze simili ho preferito non intervenire – conclude Panepinto – ma alla luce di quest’ultimo episodio, tutelerò la mia persona e la mia immagine in tutte le sedi opportune”.