Il “modello Sicilia”, così definito per via dell’apertura del governo alle sollecitazioni provenienti dai grillini, si avvia verso il viale del tramonto. Anzi, sembra essere piombato nel buio pesto. Netta e tranciante è infatti la presa di posizione assunta dal Movimento Cinque Stelle. Per i 15 parlamentari all’Ars “anche in Sicilia ormai il modello, in linea con quanto sta avvenendo a Roma, è quello dell'inciucio Pd-Pdl. Il governo Crocetta ha preso una strada di rottura col Movimento. La rivoluzione di Crocetta è finita prima di cominciare".
La goccia che avrebbe fatto traboccare il vaso, il fatto che
la commissione bilancio ha respinto gli emendamenti al bilancio del M5S senza alcun momento di confronto. La prima frizione si era avuta in occasione del voto sulla preferenza di genere.
Pronta la replica del Governatore della Sicilia. "Sono veramente dispiaciuto per le affermazioni del Movimento Cinque Stelle rispetto a presunte rotture con loro. Il dialogo per me è sempre aperto, con loro e con tutti i gruppi parlamentari, un dialogo sui fatti, sui contenuti, sui valori e sull'obiettivo comune di fare rinascere la Sicilia e farla uscire dalla situazione drammatica che vive. Bisogna dare risposte ai giovani, ai poveri, ai disoccupati. Su questo – aggiunge Crocetta – il confronto rimane aperto e spero in questi giorni di incontrare loro così come gli altri gruppi parlamentari, affinché il rapporto con il Parlamento tutto si impronti all'insegna della Sicilia e del popolo siciliano". – conclude il Presidente della Regione.