Il Consiglio approva la mozione che prevede l’esposto contro Girgenti acque

Con 23 voti favorevoli, all’unanimità dei presenti, il Consiglio comunale ha approvato la mozione per agire con un esposto presentato alle Autorità di garanzia e alla Procura della Repubblica contro Girgenti acque.

Alla votazione i consiglieri sono arrivati dopo un animato dibattito che ha scoperto non poche carte.

Pure le assenze, strano a dirsi, hanno alzato il velo su possibili diversità di vedute all’interno dei partiti. Quella di Mariella Vella, capogruppo del Pdl, dopo la conferenza stampa e l’intervento di Antonio Fallea all’interno dell’aula Falcone Borsellino mirati a demolire la mozione, può essere una semplice fatalità, ma la dice lunga su possibili contrasti all’interno del partito di Nino Bosco.

Di faide ha parlato il rifondato Antonio Palumbo nel suo applaudito ragionamento sull’importanza dell’esposto e lo ha fatto, dopo l’animato botta e risposta tra Fallea e Leonardo Pitruzzella.

Ora ognuno è libero di pensare e di sostenere le proprie battaglie. Ed è anche libero di portare avanti “un’operazione verità” per dirla alla Fallea e di votare in senso opposto a quanto dichiarato, ma è criticabile. Nella sua operazione verità sembrerebbe non veritiero e avvalora le faide citate da Antonio Palumbo.

Intanto, le polemiche danno l’impressione e solo di impressione si tratterebbe che “Girgenti acque non abbia partecipato, malgrado invitata, agli incontri organizzati dal Consiglio, perché ha già i suoi rappresentanti all’interno dell’aula Falcone Borsellino” così come ha detto nel suo intervento al vetriolo Salvatore Lupo, immediatamente bloccato dal presidente Pitruzzella.

Alla fine hanno approvato favorevolmente la proposta, pur non tutti convinti, ma “obbligati” dall’opinione pubblica pronta a sostituirsi al Consiglio e all’Amministrazione comunale nella firma dell’esposto.

Il sindaco, nel suo intervento conclusivo, ha fatto sapere di avere già inoltrato al Presidente della Regione la richiesta di una conferenza di servizi per analizzare le inadempienze di Girgenti acque e di firmare un esposto, ma non quello approvato dal Consiglio, troppo generico e poco calato nel problema specifico della città.

Fatta questa breve cronaca, è chiaro che la politica continua a stancare la gente, a deluderla.

Non sono bastati quattro mesi per arrivare ad una conclusione sulla questione Girgenti acque e mentre la politica perdeva e perde tempo, le squadre dell’azienda che gestisce il servizio idrico l’hanno fatta da padroni a casa nostra. Ancora oggi, a babbo morto, quella che dovrebbe essere una battaglia di civiltà e di legalità continua ad essere una tigre da cavalcare per guadagnarsi la popolarità.

Si dia, a questo punto, la possibilità alla gente di firmare l’esposto, senza perdere altro tempo, risparmiando tristi spettacoli di prelievi negati e giustificati con l’urgenza di altri punti, quando si rinviano per undici lunghi giorni i lavori consiliari, di barricate e di assedi a difesa non si sa di chi, quando si vive il disagio.

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