Gli operatori della formazione professionale, a tutti i livelli e da ogni parte della Sicilia, si danno appuntamento per manifestare venerdì 26 aprile alle ore 9.00 davanti al Parlamento Siciliano.
Una mobilitazione di massa, quella che si prevede per venerdì davanti all'Assemblea Regionale, per chiedere tutele occupazionali per gli operatori del settore e per una riforma condivisa.
In piazza scenderanno le sigle sindacali ed il movimento di operatori -partito dalla rete- che negli ultimi tempi è cresciuto sempre più, con organizzazioni e comitati spontanei, a seguito della scarsa incisività ed i risultati conseguiti dalle sigle sindacali storiche nell'interlocuzione con le istituzioni.
La rete, in particolare il social network facebook, ha dato la possibilità di collegare e far conoscere migliaia di operatori della formazione professionale in Sicilia che giornalmente – da tutta le province siciliane – in tempo reale si scambiano informazioni e divulgano notizie che, in passato, arrivavano a distanza di tempo e filtrate dalle organizzazioni sindacali. Alla rete si sono affiancati i blog ed i giornali on line, veri e propri bollettini e canali di informazione e di approfondimento in tempo reale.
Altissima l'attenzione alle problematiche del settore da parte di tutti i media che, in occasione della manifestazione di massa prevista per venerdì, hanno dedicato pagine e servizi giornalistici per descrivere la fase politica cruciale di approvazione del bilancio e della legge di stabilità (entro il 30 aprile).
Due i nodi che preoccupano gli operatori della formazione: cosa accadrà ai lavoratori alla conclusione delle attività formative e con quali normative verrà sostenuto il settore.
Intanto i lavoratori, che nella rete hanno superato i 6 mila contatti, si stanno organizzando in gruppi per partire da tutte le sedi siciliane e convergere venerdì a Palermo, dove si riuniranno le commissioni parlamentari e l'aula dell'ARS.
La pressione degli operatori e quella mediatica -che ne è derivata- di questi ultimi mesi ha, intanto, coinvolto in prima persona in ogni provincia e in modo trasversale i singoli parlamentari per affrontare e risolvere con responsabilità il problema del settore che gli operatori stessi chiedono di rendere efficace ed efficiente.
Un appello per sensibilizzare tutti quanti gli operatori a partecipare, perchè questa fase cruciale toccherà indistintamente tutti gli enti, nessuno escluso, parte dalla rete e dai giornali on line che stanno riportando i commenti di migliaia di lavoratori.
Un sussulto ed uno scatto di orgoglio per uscire da questo stato è chiesto anche a chi, fin ora, ha pensato che qualcuno risolverà i problemi di tutti.
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