Mentre si rivendica la seconda annualità dell'avviso 20 per garantire la continuità lavorativa degli Operatori della Formazione Professionale, gli stessi aspettano con ansia anche gli stipendi. Tanti lavoratori si sono dati appuntamento davanti al Parlamento siciliano per rivendicare i loro diritti. In molti, invece, sono rimasti a casa a seguire l’evoluzione e le dinamiche politiche direttamente tramite i giornali on line o i social network. Lo sapete perché? Perché le tasche sono talmente vuote da non potersi permettere la trasferta in auto o in autobus.
E allora ci siamo posti un'altra domanda: di chi è la colpa se i lavoratori non percepiscono gli stipendi? Già avevamo tentato di rispondere a questo quesito nell’articolo del 16 febbraio 2013.
Oggi a distanza di oltre due mesi, pare che i circa 60 funzionari dell’assessorato siano stati sostituiti solo parzialmente in un numero talmente insufficiente e in coabitazione con altri dipartimenti della Regione che non si riesce a evadere con tempestività le istruttorie dei mandati di pagamento.
E’ dire che molti enti hanno terminato le attività progettuali ed altri si apprestano a chiuderle per il prossimo 7 giugno. Allo stato di avanzamento attuale, infatti, così come previsto dal vigente Avviso 20/2011 e dal Vademecum per la gestione di attività finanziate con il FSE che adottano l'UCS (Unità di Costo Standard), gli enti ricompresi nel suddetto avviso avrebbero dovuto ricevere l'80% dell'importo totale finanziato. Tuttavia, nonostante vi siano addirittura enti che da qui a qualche giorno potrebbero richiedere persino il "saldo" per aver terminato le loro attività, ci si ritrova di fronte ad una singolare e reale situazione: molti enti non hanno nemmeno ricevuto il primo 25% del finanziamento globale e i più fortunati sono in attesa del secondo 25% ormai da metà marzo, nonostante i mandati siano stati trasmessi all’amministrazione.
Basti leggere i Report di monitoraggio dei mandati al 10-01-2013 e al 19-04-2013 del dipartimento alla formazione per capire come e quanto tempo occorre prima che gli enti ricevano l’erogazione degli acconti.
Persino molti lavoratori hanno ormai preso l’abitudine di controllare personalmente i mandati di pagamento del proprio ente, magari sollecitando ed informandosi proprio con i funzionari.
Qualcuno ci spiega addirittura che gli enti avrebbero dovuto ottenere già la metà del finanziamento in fase di avvio dei progetti e cioè a seguito della registrazione dei relativi decreti da parte della Corte dei Conti e la conseguente sottoscrizione dell'atto di adesione con emissione della Fidejussione. Altro che aspettare lo stipendio per oltre 6-10 mesi…..
Tutto ciò come sia possibile, nonostante il legislatore nazionale di fronte alle direttive europee si sia adeguato al termine ordinario di massimo 30 giorni per i pagamenti dei fornitori da parte delle PP.AA.?
Dicono, che non sia stata ancora attivata l'apposita funzionalità sul sistema di gestione informatico denominato "Faros" che permette di poter certificare telematicamente il proprio avanzamento d'opera e consente la generazione della richiesta del secondo acconto per il raggiungimento dell’ulteriore 30% di finanziamento.
I lavoratori patiscono questa situazione e le loro famiglie soffrono le incertezze economiche per far fronte persino al minimo indispensabile per la sopravvivenza umana.
Questo sistema va Riformato partendo dall’Amministrazione Regionale, altrimenti qualsiasi Assessore, nonostante la buona e dinamica volontà, si troverà a guidare una pesante Chiocciola.
4 commenti
CONDIVIDO L’ARTICOLO MA NON MI PARE CHE LA SCILABRA ABBIA CONTRIBUITO AD ACCELLERARE E MIGLIORARE LE PROCEDURE DI PAGAMENTO! DIREI IL CONTRARIO VISTO CHE IL TRASFERIMENTO DI MASSA DEI FUNZIONARI LO STIAMO PAGANDO NOI LAVORATORI CON UN RITARDO AGGIUNTIVO DI ALMENO 3 MESI!! VERGOGNA!!
Le tasche vuote dei lavoratori della Formazione – SiciliaOnPress http://t.co/Khi6CHG7x4
Anche per i rendiconti fermi per colpe non nostre.
È giusto bacchettare gli enti, togliere l’accreditamento, ma poco o nulla si discute dei ritardi accumulati, anche da questa Amministrazione che, dal suo insediamento, non riesce ad emettere 1 mandato, o 1 nuovo bando, a chiudere 1 rendiconto, o quasi, ovviamente.
Come si fa a gestire, a ottenere le fideiussioni o il credito, a spendere, a certificare, a sopravvivere, in questa situazione.
Bisogna ristabilire le regole, in entrambe le direzioni…
Queste sono le cose che la Politica deve evidenziare e denunziare.
Questa sarebbe per noi la vera rivoluzione: la normalitá.
Vergogna lasciale le famiglie senza soldi per Natale, dopo non aver percepito gli stipendi da più di un anno