“L’insostenibilità delle condizioni in cui versano gli istituti detentivi, dovuta al sovraffollamento, ad episodi di violenza, ad atti di autolesionismo e ad una edilizia penitenziaria degradante, danno la misura di una vera emergenza nazionale che impone una radicale riforma del sistema giustizia: priorità per il nuovo Parlamento nazionale per assicurare una giustizia più efficiente e veloce e garantire la tutela della dignità della persona, il rispetto dei diritti del detenuto, la sua riabilitazione ed il principio di non colpevolezza, prima della sentenza definitiva di condanna”. Lo ha affermato Salvatore Iacolino (PPE-Grande Sud) intervenendo oggi a Palermo al convegno “Sovraffollamento nelle carceri e diritti umani. Prospettive di riforma” svoltosi a Villa Niscemi.
“I dati drammatici sul sovraffollamento, oltre 65 mila detenuti (al 31 marzo 2013) nei 206 istituti di pena italiani, a fronte di una capienza regolamentare di 47 mila posti, – ha aggiunto Iacolino – fotografano una situazione di per sé inaccettabile resa ancora più drammatica, in alcuni Stati membri, dall’abuso della carcerazione preventiva che per la sua interminabile e imprecisata durata costituisce una violazione del principio di presunzione di innocenza in assenza di una condanna definitiva. Basti pensare che solo in Italia sono quasi 25 mila i detenuti in attesa di giudizio, mentre in Europa soltanto il 25% della popolazione carceraria è in attesa di una sentenza definitiva”.
In Parlamento Europeo siamo al lavoro per definire una legislazione orientata ad una limitazione del ricorso sistematico alla carcerazione preventiva che – pur rimanendo uno strumento eccezionale – deve poter essere usata in situazioni di assoluta necessità (nel caso di reati come criminalità organizzata e terrorismo, pericolo di fuga o indagini complesse) conciliandola con il rafforzamento delle garanzie inderogabili dell’indagato o imputato sottoposto a custodia cautelare” – ha concluso Iacolino.
2 commenti
Gabriella Ferraro liked this on Facebook.
girate la foto, gli vengono le vertigini