E’ rottura. Forse definitiva fra Giuseppe Arnone e l’Mpa-Pds. E quindi con l’amministrazione D’Orsi. Il politico favarese ha ritirato oggi dalla giunta provinciale il suo assessore. E lui, Salvatore Sciumè, dimostrando grande senso di appartenenza e di disciplina, ha tirato i remi in barca.
“E’ stata certamente una scelta sofferta – ha spiegato l’ormai ex amministratore – ma inevitabile, dal momento che non c’erano più le condizioni politiche per potere andare avanti”.
E la scelta di Arnone di uscire dal governo della Provincia regionale di Agrigento è la risposta alla non reintegrazione in giunta di Valentina Palumbo, che lui aveva indicato al momento della nomina e che, assicura “ho poi prontamente riproposto a D’Orsi in sede di ultimo rimpasto”.
Il rapporto fra Arnone e D’Orsi è stato, sin dall’inizio, caratterizzato da alti e bassi, da momenti di incontro e da momenti di scontro. Un tira e molla durato quasi cinque anni.
In avvio di mandato, il politico favarese entra in giunta. “Per due anni ho lavorato – ha sottolineato – e anche bene. Poi all’improvviso sono stato cacciato dal presidente su input di Di Mauro. In questo sprint finale di legislatura con D’Orsi ci siamo ritrovati nell’ambito di un nuovo ragionamento politico. Ma gli accordi siglati la sera purtroppo la mattina successiva vengono disattesi. E allora non posso che trarre le conseguenze e andare avanti per la mia strada” – ha tuonato Arnone.
E in conferenza stampa presente anche l’ex assessore rimasta incarica soltanto per 6 giorni: la casalinga grottese è destinata a restare nella storia per il suo incarico lampo. “ Gesù Cristo ha lavorato sei giorni per creare il mondo, al settimo si è riposato. Io al settimo giorno – ha evidenziato con vena ironica Valentina Palumbo -sono stata mandata a casa e poi non riconfermata. D’Orsi non mi ha voluto incontrare per spiegarmi le ragioni. Le ha rassegnate al professore Arnone, ponendo l’accento sul mutamento degli scenari politici. Ma la verità non è questa”.
E intanto Giuseppe Arnone, che si stacca da Fratelli d’Italia, partito con il quale era candidato alla recenti Politiche, fonda un nuovo soggetto politico: si chiama “Autonomie per la libertà”. “E la neonata formazione – ha concluso – presenterà proprie liste e propri uomini in occasione delle prossime amministrative”. E addirittura a Castrofilippo, con molta probabilità, si candiderà lui a sindaco.
4 commenti
Ma questo Arnone i partiti se li sogna la notte ????…..ma non gli basta quello che ha percepito con la lega Ambiente e creando la rovina di tutti i siti turistici dell’agrigentino ?????????………
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beh, si dai arnone, un nuovo partito è quel che ci manca! ma forse un movimento, che dici? sono più di moda!
Questo ne’ un altro Giuseppe Arnone,niente a che fare con Legaambiente