Nella seduta di ieri il Consiglio comunale ha approvato la mozione presentata circa un mese fa dagli “undici” oggi ridotti a otto, che costituiscono l’opposizione, almeno quella evidente, all’amministrazione Manganella.
L’atto di indirizzo invita il sindaco a rappresentare al governatore della Sicilia, al prefetto di Agrigento e al commissario dell’Ato idrico le presunte malefatte di Girgenti acque.
E’ l’ennesima soluzione proposta dalla politica in quattro mesi di dibattiti, di divisioni e di proclami in favore dell’utenza che si è vista negare il diritto all’acqua.
E intanto che loro parlano l’azienda che gestisce il servizio idrico, con numerose squadre, tutti i giorni e per quattro mesi, ha terminato il lavoro, indisturbata.
Sasà Manganella, nel suo intervento, ha citato un lungo elenco delle azioni poste in essere dalla sua amministrazione. Ha chiesto al presidente della Regione una conferenza di servizi, al commissario dell’Ato idrico di agire in favore dell’utenza favarese, a Girgenti acque di sospendere il taglio delle prese, ai consiglieri comunali di rinunciare alle indennità del mese di Febbraio per costituire un fondo di solidarietà per i morosi in stato di povertà.
Nessuna delle azioni ha avuto riscontro. Crocetta è stato impegnato con l’approvazione del Bilancio regionale, il commissario dell’Ato idrico non ha risposto, Girgenti acque è stata sorda e i consiglieri comunali sordi che non hanno voluto sentire.
Lo stesso presidente del Consiglio ha riconosciuto pubblicamente i meriti del sindaco e lo ha invitato, per il futuro, a informare la presidenza su tutte le iniziative che intende intraprendere per avere il sostegno del civico consesso.
Ad ogni modo, risulta chiaramente superata la mozione per i ritardi nell’approvazione.
Il consigliere Fallea, nel ricordare i suggerimenti dati ai suoi colleghi su tutta la vicenda, ha sottolineato la necessità di ricorrere al prefetto e al vescovo di Agrigento.
A prese ormai tagliate, cosa può fare il prefetto? Meglio, non dargli questo dolore e ricorrere solo dal vescovo, che non nega benedizioni ad alcuno. E già che ci siamo possiamo fare un salto dall’esorcista.
Una cosa la politica la può fare ancora. Può dare alla gente la grande soddisfazione di organizzare la raccolta di firme per l’esposto alle autorità Garanti e alla Procura della Repubblica, contro Girgenti acque.
Questa è l’unica azione ad avere una logica adesso, a babbo morto. Ma anche per questa soluzione, scommettiamo, si perderà tempo.