Iniziamo la nostra serie d’interviste aventi ad oggetto le realtà associative e culturali presenti ed operative nei vari paesi della nostra provincia. Abbiamo incontrato Fabio Amato, presidente dell’Associazione Archeologica “Finziade” di Licata.
Ciao Fabio, la vostra associazione si occupa di archeologia, materia affascinante, ricca di spunti d’interesse, soprattutto da noi in Sicilia, ma spesso snobbata. Come nasce “Finziade”?
Licata è una città con alle spalle una tradizione millenaria e per questo motivo molto ricca di testimonianze storico-archeologiche. “Finziade” deriva dal nome dell’ultima fondazione greca di Sicilia che sorge proprio sul sito dell’odierna Licata e che recenti scavi archeologici condotti dall’Università di Messina stanno riportando alla luce. L’associazione nasce nel novembre 2008, ma nonostante la sua giovane età, è riuscita a decollare molto in fretta grazie al prezioso lascito della benemerita Associazione Archeologica Licatese, che tra gli anni ’70 e ’90 ha svolto un ruolo encomiabile nell’ambito della salvaguardia, tutela e conservazione dei beni culturali licatesi e che per diversi anni è stata diretta dall’attuale Soprintendente ai Beni Cultuali e Ambientali di Agrigento, Pietro Meli.
Esattamente di cosa vi occupate? Realizzate attività di promozione culturale?
Tutela, salvaguardia, conservazione e valorizzazione del patrimonio archeologico sono tra gli scopi primari della nostra associazione. Per questo motivo come punto di partenza dell’attività associativa abbiamo lavorato alla pubblicazione di una guida turistica in formato cartaceo tascabile, nella quale vengono illustrati i principali luoghi di interesse paesaggistico, storico-artistico, archeologico, presenti a Licata, attualmente distribuita in circa 50 punti vendita. L’energia di questa associazione è tale che, nel corso dei due anni di vita, nonostante la grave crisi politica che attanaglia la nostra città, con un sindaco costretto all’esilio e con una carenza di fondi da destinare alle associazioni culturali locali, siamo riusciti a portare a termine con successo diverse iniziative volte alla promozione del patrimonio archeologico. Vorrei ricordare le visite guidate al pozzo greco della Grangela, all’interno del quale, al fine di arricchire artisticamente il percorso dei cunicoli ipogeici, è stato realizzato per la prima volta dai nostri volontari un presepe a grandezza uomo, in considerazione della spettacolarizzazione della scenografia rupestre, che ben si presta alla rappresentazione della natività; o ancora l’adesione alla giornata nazionale della Bicicletta indetta dal Ministero dell’Ambiente, nella quale siamo riusciti a servire ai visitatori un mix di natura, archeologia, mangiar sano e attività fisica, riuscita anche grazie alla collaborazione di altre realtà associative, sponsor privati e con il supporto logistico del Comune di Licata. Quest’estate, infine, per tutto il mese di agosto ci siamo inventati un punto di informazione turistica, allestito nella centralissima Piazza Attilio Regolo, presso il quale è stato possibile acquistare materiale illustrativo su Licata e utilizzarlo come punto di riferimento per la partecipazione alle nostre escursioni del centro storico e delle aree archeologiche. Il tutto in totale autogestione e senza nessun finanziamento. Insomma un grande ed inaspettato successo, testimoniato dall’elevato numero di partecipanti alle visite guidate e dal numero di contatti che il nostro sito internet (www.finziade.it) ha fatto registrare sin dalla sua creazione: diecimila in appena 8 mesi, seimila dei quali negli ultimi due mesi.
Continua…
Antonio Fragapane