Si è svolta sabato scorso l’operazione denominata “FREE WATER”, attività complessa di polizia marittima eseguita dagli uomini della Capitaneria di Porto di Porto Empedocle al Comando del Capitano di Fregata Rinaldo DI MARTINO.
L’obiettivo è consistito nella repressione della pesca di frodo perpetrato da parte di piccoli natanti da diporto, che praticano una pesca indiscriminata. Tra le tante specie bersaglio di tale pesca, spicca quella della seppia, la quale in corrispondenza del periodo primaverile e delle migliori condizioni meteo-marine si alimenta e si riproduce in prossimità della costa sabbiosa. A connotare tale tipo di pesca come illegale è stato l’impiego, da parte delle predette unità da diporto di reti da posta di tipo tramaglio o imbrocco.
L’azione di controllo e repressione, svolta nella località di Seccagrande lungomare Gagarin del comune di Ribera, ha visto l’impiego di diverse squadre a terra in coordinamento a mare con la motovedetta della Guardia Costiera CP 527, ed ha permesso di elevare fino a 3.000 euro di verbali amministrativi, unitamente al sequestro di 2.500 metri di rete da posta in violazione sia della normativa di settore che vieta la detenzione di reti da pesca a bordo di unità da diporto e sia della sicurezza della navigazione che ne dispone un corretto segnalamento in mare.
Con l’operazione “FREE WATER” è stata colpita una sacca di illegalità connessa alla corretta fruizione del mare, in modo da permettere a tutti gli utenti appassionati e non di pesca sportiva, di poter usufruire della risorsa ittica in conformità alle normative nazionali e comunitarie e soprattutto in modo sostenibile.