Recentemente abbiamo scritto di un giovane che cercava di farsi vedere dalla cintura in su per non mostrare le sue scarpe spaiate. Di due paia malridotte ne aveva tirato fuori un paio alla meno peggio, buone per camminarci, ma si vergognava a farle vedere. Dopo averne parlato, è arrivato in convento “un vagone di calzature – ci dice fra Giuseppe – di ogni genere e tipo”.
Non si butta nulla, ché uno le aveva spaiate, ma in tanti mettendo il piede su di una moneta, con le suole consumate, riescono a distinguerne il dritto e il rovescio.
Oltre alle scarpe, sono stati donati generi alimentari. “Abbiamo ricevuto – continua il guardiano – carne in quantità. Il primo Maggio non siamo riusciti a consumarla tutta. E pochi giorni fa, sono venuti a trovarci i ragazzi dell’associazione Dinamicamente per trascorrere insieme ai loro coetanei, nostri ospiti, una mezza giornata in allegria e fraternità”.
A questo punto, qualcuno potrà pensare che Franco Pullara si sia fissato, con fra Giuseppe, il convento e la tenda del Padre Abramo. Aveva lo zio francescano e sta avendo un ritorno di fiamma, propinandoci un editoriale dopo l’altro. Può essere. Ma fare del bene conviene. Ci arricchisce, riusciamo a comprendere meglio le difficoltà degli altri e ci fa apprezzare quello che abbiamo.
Spesso parliamo di povertà senza conoscerla, quasi per esorcizzarla e tenerla lontana.
I francescani, per questo ne parlo spesso, ci offrono la grande occasione di vivere in famiglia con i poveri. Con tutti i poveri, locali ed extracomunitari, dandoci la grande possibilità di riflettere sulle tante cose che abbiamo accumulato e accantonato in attesa di utilizzarle.
Personalmente in occasione di un trasloco ho messo da parte oggetti più disparati, per oggi domani partecipare chissà a quale concorso.
In convento, a proposito, c’è l’atteso concorso, basta parteciparvi.
Resta, comunque, da stabilire chi sono i ricchi e chi i poveri. Può capitarci di avere un rilevante conto corrente in banca e di essere povero dentro o viceversa. Ora quando le due diverse categorie si incontrano, per una sorta di principio di vasi comunicanti, è prevedibile che si impoverisca di poco il conto corrente a fronte del grande beneficio di arricchirsi dentro.
Per adesso e solo per adesso è tutto, intanto vale sempre l’invito a provarci e se non sarete soddisfatti, non provateci più.