I pensionati hanno di che preoccuparsi per il futuro prossimo delle loro pensioni perché l’INPS, da un bilancio in attivo, rischia di passare in dissesto finanziario se lo Stato non pagherà i suoi debiti previdenziali INPDAP che, come si sa, confluirà nel Superinps.
Questo oscuro scenario lo si deduce dalla lettura della relazione della Corte dei Conti nella quale c’è scritto che “l’inglobamento di INPDAP ed ENPALS (i due enti previdenziali degli statali e degli operatori dello spettacolo sono in perdita per svariati miliardi) sta affossando i conti dell’INPS, pronto a divenire il più grande Ente previdenziale d’Europa.”
Difatti, scrive la Corte dei Conti “il patrimonio netto dell’INPS è sufficiente a sostenere una perdita per non oltre tre esercizi, cioè sino al 2015 e se il Governo continua a tagliare i trasferimenti e le Amministrazioni dello Stato rallentano ancora un po’ i pagamenti previdenziali, si avranno problemi di liquidità con incidenza sulla stessa “ correntezza” delle prestazioni.”
Il che significa che sono a rischio le scadenze degli assegni pensionistici!
La cosa è spiegata dal fatto che le Pubbliche Amministrazioni locali e centrali per diversi anni, ed ancora ora, non hanno pagato e non pagano i contributi previdenziali per i loro dipendenti : lo Stato, cioè la PP AA, non paga a se stesso, cioè all’INPS, il dovuto!
Si tratta di decine di miliardi di euro di “ammanco” che, di anno in anno, via via che gli operatori pubblici vanno in pensione, si trasferisce dall’INPDAP dentro il bilancio del nuovo Superinps.
Un “pozzo nero” di profonda dimensione che metterà a rischio il sistema previdenziale pubblico nazionale, facendo precipitare in esso la previdenza pubblica.
Come si sa l’INPS gestisce i contributi delle imprese e dei lavoratori del settore privato ed è in attivo, mentre lo Stato si sta mostrando un “pessimo pagatore” e se si comporterà come con i crediti miliardari delle imprese che per esso hanno lavorato, il rischio reale è che l’attivo del bilancio INPS sarà “inghiottito” dal “pozzo nero” dell’INPDAP e porterà il superente al fallimento ed i pensionati alla disperazione.
Si tratta di 16 milioni di pensionati che in Agrigento sono 124.312 a gestione INPS e 18.589 gestione INPDAP.
Al riguardo non pare che ci sia “qualcuno” dei Politici massimi che abbia presente questo disastro annunciato, ovviamente ove non si dovesse intervenire subito, unitamente alle altre emergenze sociali.