di Leonardo D’agostino
Sembra esserci una disfunzione telematica nell’attuale modello di comunicazione del Presiedente della Regione Siciliana Rosario Crocetta. Di fatto in questi giorni, non si hanno più tracce di due indirizzi web a lui dedicati, www.crocettapresidente.it e www.rosariocrocetta.com, entrambi offline. Forse tutto ha avuto inizio da un “buongiorno”, se così si può dire, visti i risultati che ne sono scaturiti. Era il cinque maggio, una bella domenica, una giornata soleggiata con una leggera brezza che non faceva patire l’arsura. Insomma, una di quelle giornate che solo la Sicilia regala a Maggio. Ed allora, ti viene voglia di gridare al mondo intero: “Buongiornoooooo!!!!”. Ecco che in nostro aiuto viene facebook, il social network che collega il mondo intero. Quindi, scriviamo sulla nostra bacheca il nostro commento: “Buongiorno”. Tutto nella norma direi, ma se a farlo è il Presidente Crocetta? e proprio qualche giorno dopo aver approvato una legge finanziaria che rinnega la propria campagna elettorale? cosa succederà mai? Si scatena l’inferno! Centinaia di commenti a dir poco lusinghieri sulla legge finanziaria approvata: tabella H in primis; sullo stato in cui versano i lavoratori della formazione professionale da mesi senza stipendi e senza certezze sul domani; sui tagli alle spese per l’assistenza ai disabili, etc. Insomma, una “Caporetto informatica”. Sarà forse per questo che i siti internet legati al presidente sono offline?
Ma ci sono altri siti internet che in questi giorni sono offline, quelli di Faros e di Caronte, due applicativi web per la gestione delle attività di formazione professionale finanziate con il Fondo Sociale Europeo. Queste due piattaforme sono molto importanti al fine del monitoraggio delle attività da parte dell’Amministrazione Regionale. Infatti, la prima permette ai funzionari della Regione di poter visionare comodamente dalle loro scrivanie tutte le spese effettuate dagli Enti; la seconda permette altrettanto comodamente, di poter visionare, quasi in tempo reale, tutti i dati relativi allo svolgimento dei corsi di formazione (nominativi degli allievi, dei docenti in aula, presenze e assenze, materiali didattici consegnati, etc). Ma cosa sta succedendo alla rete? Un black-out informatico che sembra avere un effetto domino, tanto da colpire anche il sistema di protocollazione informatica dell’Assessorato Regionale della Formazione Professionale.
Ovviamente, l’Amministrazione ha pronto il comunicato, che pubblica tempestivamente solo otto giorni dopo la messa offline dei siti. Il comunicato parla di motivi tecnici, ma c’è chi malignamente ipotizza un problema di natura amministrativa, e più precisamente sul mancato pagamento dei corrispettivi alla società che gestisce le tre piattaforme.
Noi personalmente crediamo che sia solo un problema di natura tecnica, magari come si dice in gergo informatico, un “update” del sistema.
Ma questo black-out sembra inarrestabile. Ed in stile Matrix, dove l’illusione informatica è realtà e la realtà è dominata dall’informatica, il black-out venuto dall’informatica si tramuta in realtà. E dove colpisce questo black-out divenuto amministrativo?
E colpisce proprio nel cuore della protesta dei lavoratori della formazione professionale che qualche giorno hanno sconquassato il traffico palermitano, cioè negli Uffici preposti al pagamento dei mandati agli Enti di Formazione, gli Uffici della Ragioneria. Infatti, con un scelta dell’ultimo momento è stato sollevato dal proprio incarico il Funzionario dell’Ufficio, Rag. Antonino Di Prima, da anni preposto al perfezionamento delle procedure di pagamento. Una scelta questa, presa dai vertici dell’Assessorato, in cui non si entra nel merito, ma che di fatto non essendo stato nominato un nuovo funzionario, ha per effetto la paralisi della macchina burocratica con gravi ripercussioni sui tempi di erogazione delle somme agli Enti di Formazione e necessarie per pagare le spettanze maturate al personale in forze.
Tutto questo in vista dello sciopero del settore previsto per domani, giovedì 16 maggio. Una nuova situazione esplosiva per Palermo che dovrà fronteggiare l’arrivo di circa tremila dipendenti provenienti da tutta la Sicilia. Si spera che il black-out cessi in tempo!