L’On. Salvatore Iacolino, Relatore permanente della Commissione speciale per la lotta contro la criminalità organizzata del Parlamento europeo, è intervenuto a Dresda (Germania) al meeting del Gruppo del Partito Popolare Europeo in qualità di relatore al panel “Crimine transfrontaliero, traffico di droga, criminalità informatica e asilo”, insieme all’ex Primo Ministro francese Fillon, del Commissario europeo per l’Industria Tajani, del Presidente del Gruppo PPE Daul e del Direttore Generale della Confindustria tedesca Kerber.
“Il crimine organizzato – come certificato, tra l’altro, nella complessa ed articolata operazione della Guardia di Finanza di Palermo – è spesso fonte per alimentare traffici illeciti ed in particolare il riciclaggio di denaro che rappresenta parte di un sistema criminale dove evasione e frode fiscale costituiscono una minaccia per l’economia mondiale e la giustizia fiscale. Soltanto l’armonizzazione delle disposizioni legislative presenti negli Stati membri, con la relativa previsione della fattispecie associativa (reato di criminalità organizzata), può consentire di abbattere i confini dei territori degli Stati membri garantendo la sicurezza dei cittadini e gli imprenditori onesti.
Nel contesto di un’economia globalizzata, la sfida europea al crimine organizzato – che il Gruppo del Partito Popolare Europeo intende rilanciare da Dresda – è rappresentata dalla definizione di standard giuridici comuni a tutti gli Stati membri, da una maggiore cooperazione giudiziaria e di polizia e dall’uso appropriato della confisca preventiva, sia in sede civile che penale, e da modalità investigative efficaci che sappiano contrastare in particolare il crimine economico-finanziario e quello informatico (cybercrime).
“Una effettiva collaborazione fra gli Stati membri – continua Iacolino – risulta, pertanto, indispensabile per contrastare efficacemente le organizzazioni criminali, tenuto conto che i corridoi che garantiscono nell’Europa dell’Est, così come altrove, trasporti sostenibili sono talvolta i medesimi utilizzati per il narcotraffico o per la tratta degli esseri umani.
Oltre ad ampliare lo scambio di informazioni fra Stati membri, il passaggio cruciale che anche l’Unione Europea deve svolgere è quello di stipulare accordi di cooperazione con i Paesi terzi e vincolare alcuni scambi commerciali con i correlati accordi a precise garanzie di collaborazione nel contrasto ai traffici illeciti (sigarette, organi, farmaci, prodotti contraffatti, alcolici, opere d’arte)”.
“Occorre rafforzare l’industria europea e garantire prosperità ai cittadini e competitività alle PMI per valorizzare la sana attività imprenditoriale ed enti locali efficienti, senza dimenticare che anche in tutti gli Stati membri il contrasto al crimine organizzato ed al narcotraffico esige una forte cooperazione giudiziaria e di polizia basata sulla fiducia tra gli Stati membri”.
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