“Certo che l'ex assessore Russo – dice Rosario Crocetta – continua ad avere un comportamento ingombrante. A me ad esempio non è assolutamente capitato di impicciarmi del ruolo del mio successore a sindaco di Gela. Ma, ognuno ha il
suo stile. Russo vuole che la Procura indaghi sulle nomine dei manager? Mi associo alla richiesta.
Così la Procura scoprirà che il 90% dei commissari che attualmente governano la sanità siciliana, sono stati nominati dall'assessore Russo. "Naturalmente" lo stesso diritto di nomina previsto dalla legge per l'assessore Russo non fa parte dei diritti dell'assessore Borsellino. Pazienza, Russo è così. La stessa Procura, così, potrà scoprire che non ho mai incontrato la commissione esaminatrice, non ho mai parlato con loro, che l'unico commissario che conosco dei tre è il giudice Morici, che è stato magistrato a Gela, scoprirà che non ho mai interferito sui lavori della commissione, che i
criteri di selezione sono stati fissati dalla commissione medesima, che la richiesta di parere legale all'ufficio legislativo e legale non l'ho richiesta io ma l'assessorato alla Salute, che la decisione di fare proprio quel parere da parte della commissione non è stata una decisione del governo, ma della commissione stessa, che il governo non intende dare nuovi criteri alla commissione dopo che sono stati resi noti i nomi e i curricula degli ammessi e che se mai, tutto questo andava previsto prima della presentazione delle domande. Insomma scoprirebbe che che forse qualche diritto il governo ce l'avrebbe, ma non si è occupato affatto e non intende occuparsi delle modalità con le quali vengono selezionati i manager.
Mentre, stranamente, dalle dichiarazioni di Russo di ieri, si deduce che è l'unico che si preoccupa di consigliare i criteri, a concorso aperto. Massimo Russo ci presentasse direttamente l'elenco dei criteri da seguire, mettere poi i nomi diventerebbe un gioco da ragazzi.
Credo che Massimo Russo debba cominciare a farsi una ragione del fatto che lui non è più l'assessore, ma che tale ruolo è ricoperto dall'assessore Borsellino, che non ha nulla da imparare per le note capacità tecniche e per la sua
indiscutibile trasparenza”.