L'intervento, seppur tampone, arrivato dopo una lunga scia di polemiche, proteste e tavoli tecnici, ha fatto tirare un bel sospiro di sollievo: da una decina di giorni, a distanza di quasi tre mesi e mezzo dal crollo, sul viadotto Verdura, sulla statale 115, la circolazione è tornata infatti a doppio senso di marcia. Ma l'obiettivo resta la realizzazione di un nuovo ponte. Un impegno assunto dai vertici regionali dell'Anas già nelle ore successive alla frana. Impegno mantenuto. Il progetto è stato puntualmente predisposto e presentato al Comune di Ribera.
L'opera, che sarà un mix, calcestruzzo-acciaio, potrà essere pronta, secondo le previsioni, tra meno di un anno. Verrà realizzata nella parte più stretta del corso d'acqua: ecco le caratteristiche tecniche: il viadotto sarà lungo 230 metri, avrà 4 campate: la carreggiata sarà di sette metri con un metro di banchina. E' prevista anche una rotatoria, nei pressi dell'attuale svincolo per la statale 386 e per Ribera. Se tutto andrà per il verso giusto i lavori per la costruzione della struttura, i cui costi si aggirano sugli 11 milioni di euro compresi gli espropri, gli oneri tecnici e la rimozione del vecchio ponte, verranno appaltati prima di fine anno.