C’era una volta una bambina bella e tanto carina, con il rivoluzionario governatore volle cambiare la Sicilia. A Lei le fu affidato il compito di cambiare il mondo della formazione professionale. E’ così fu!
La bella bambina munita di tanta buona volontà e con il megafono al posto della bacchetta magica, segno distintivo della magia parlante, inizio il suo arduo compito.
Immediatamente sconfisse draghi e serpenti, cacciandoli verso altri dipartimenti; furono allontanati e i mandati di pagamento in un solo colpo erogati. La folla festante e incoraggiante gridava alla rivoluzione. Avvisi pubblici e bandi in quantità: ogni settimana la gazzetta ufficiale era piena di meraviglie: finanziamenti, graduatorie e finalmente l’albo dei creduloni.
Tante feste furono organizzate: l’avviso 18 con i tanti Operatori Socio Sanitario e la Gente di Mare dell’avviso 7, in calendario in appena di sei mesi. Fu tolto l’accredito a tanti mangiafuoco.
L’avviso 20 fu trasformato in 69 nel paese dei balocchi : « Lì non vi sono scuole, lì non vi sono maestri, lì non vi sono libri. In quel paese benedetto non si studia mai. Il giovedì non si fa scuola, e ogni settimana è composta di sei giovedì e di una domenica. »
Peccato che il 7 giugno spunteranno enormi e buffe orecchie.
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