“Il gruppo Prometeo, propone un gioco a quiz :" entro quando la nuova maggioranza consiliare di matrice sasaiana comprenderà' che il sindaco li prende in giro?"
Le scommesse sono aperte, chi vince si aggiudica una seduta in prima fila in uno dei tanti Consigli comunali”.
Questa di Davide Romeo e del suo gruppo è una chiara e sana provocazione destinata a risvegliare animi definitivamente deceduti. E non basta una provocazione per resuscitare un morto, occorrerebbe un miracolo, cosa questa decisamente fuori dalla portata dei mortali.
La questione dovrebbe, passando dall’ironia e dal sarcasmo all'analizzare con la serietà che impone la tragica attualità di Favara, essere posta sull’importanza dell’esistenza di una maggioranza numerica in Consiglio comunale.
Nel quiz proposto da Prometeo dovrebbe aggiungersi la domanda: è indispensabile una maggioranza in Consiglio?
Sono straconvinto che quando si portano nell’assise cittadina proposte chiare, trasparenti e in favore della città non c’è maggioranza ne opposizione, nessun consigliere si opporrà ad approvarla. La conferma di ciò arriva dal passato, dall’esperienza delle amministrazioni Airò, Carmelo Vetro e la più recente di Mimmo Russello, che non godevano di maggioranze in Consiglio.
E’ la trippa che mette agitazione ai gatti, in mancanza della stessa se ne stanno tranquilli a fare le fusa, inequivocabile segnale di un profondo livello di appagamento dell’animale. Allo spuntare della trippa si inizia l’agitazione. Ora questa agitazione ha preso il nome politico di “rilancio dell’amministrazione”, come se il disastro politico sia imputabile agli assessori, piuttosto che al sindaco.
Se si ritiene opportuno rilanciare, si rilanci, certo è che ai favaresi sono cadute le fette di prosciutto che avevano sugli occhi. Adesso, ci vediamo, proprio perché non ci fidiamo, ma questo è un discorso diverso, che trascuriamo, solo al momento, per non entrare in aspetti a dir poco scandalosi dell’essere e dell’apparire di questo e di quel consigliere, che si divide, meglio, si sdoppia per rassicurare il deputato nazionale di turno sulla fedeltà al partito, salvo poi a fare un saltò dal buon Sasà per tranquillizzarlo, ché tutto è teatralità, tranne i problemi della collettività.
Il dilemma, caro Davide, non è sulla presa in giro, ma sul valore della maggioranza e su come si forma. Nulla da dire su una formazione basata sulla condivisione di un programma politico. Ma a Favara a trovarlo un serio e reale programma politico.
1 commento
Un test che si potrebbe fare è quello dell’alcol!