di Lillo Inquanta
Pubblicato sul sito istituzionale dell’Assessorato alla Formazione il Piano Straordinario per il lavoro in Sicilia: Opportunità giovani. – Attuazione “Piano Straordinario per il lavoro in Sicilia: Opportunità giovani” – Priorità 3 – Attività Formativa annualità 2013/2014, scaricabile QUI
A perdere il posto di lavoro, si stimano oltre 4500 lavoratori della formazione: la nota a firma dell’assessore Scilabra e del dirigente generale alla Formazione Corsello, prevede la riduzione del 15% del volume economico dei singoli progetti finanziati nell’annualità 2012 e nell’ambito FORGIO oltre ad una drastica riduzione del 75% del monte ore dei percorsi formativi finanziati nell’ambito FAS.
Lo stanziamento previsto per la prima annualità dell’ambito FORGIO era di 170.386.057,00, mentre per la seconda annualità dovrebbe ammontare a 144.828.148,45; la prima annualità dell’ambito FAS era di 102.003.338,00 mentre la seconda annualità dovrebbe ammontare a 25.500.834,50. Esclusi tutti i progetti della prima annualità nell’ambito FC, con un taglio di 14.212.678,00 e per un complessivo risparmio di 116.273.090,05, oltre ai circa 40 milioni stimati di risparmio su corsi non avviati.
Quindi, forse le somme del piano giovani dovrebbero servire a finanziare la terza annualità dei quella che rimarrà della formazione professionale in Sicilia.
L’avviso 20 è morto, ha più volte ripetuto l’Assessore! E con esso anche il destino di tanti lavoratori, affermano diverse organizzazioni. Tanto è stato abolito persino la denominazione “avviso 20” che nel documento non si fa minimamente menzione del numero 20 ma semplicemente si afferma che l’Amministrazione Regionale intende procedere , nei limiti delle risorse, alla riedizione dei percorsi formativi, realizzati con successo sulla base dell’avviso “Percorsi formativi per il rafforzamento dell’occupabilità e dell’adattabilità della forza lavoro siciliana”.
La nota ha come oggetto l’attuazione del piano straordinario per il lavoro in Sicilia; ma in realtà crea a monte disoccupazione e macelleria sociale. Proprio quella macelleria sociale scongiurata dal governatore Crocetta.
I sottoscrittori confondono nella prima pagina addirittura la GURI con la GURS – Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana; gli enti gestori avranno sette giorni dalla pubblicazione della direttiva sul sito istituzionale dell’assessorato, per cui entro il 7 giugno dovranno manifestare la disponibilità a realizzare i progetti formativi; ma non viene fornita alcuna modulistica di presentazione delle istanze ed il corredo tecnico. Le istanze devono contenere, oltre a specifiche dichiarazioni, i nominativi e ogni dato contrattuale dei lavoratori assunti al 31/12/2008, avente i requisiti per l’Iscrizione all’Albo di cui alla circolare n. 1 del 15/05/2013. Ma non era un semplice Atto di indirizzo applicativo? Come si può evincere dal Prot. n. 2026/GAB del 15 Maggio 2013.
I soggetti attuatori dovranno “prioritariamente” procedere all’esclusione dai pacchetti formativi dei corsi di cui ad un confusionario allegato in cui vengono elencati tra l’altro delle tipologie corsuali, come l’esperto in estetica, lo scenografo, il fotografo; il progettista degli spazi abitativi, il massaggiatore, i parrucchieri, gli operatori socio assistenziali, che tra l’altro hanno una notevole spendibilità del mercato del lavoro.
Forse queste sono le indicazioni suggerite dagli approfonditi studi relativi ai fabbisogni formativi?
Sette mesi di travaglio, di proclami, di annunci per arrivare proprio l’ultima settimana in asfissia da parte dei lavoratori già stanchi per il mancato pagamento dei mandati per l’ottenimento da parte degli enti degli stipendi.
Ora arriva la batosta finale e il colpo di grazia! Gli Enti Gestori che hanno in questi anni operato prevalentemente con la formazione in ambiti speciali e con personale qualificato in specifiche competenze, si vedrà proiettato nella lotteria criminale del taglio dei progetti. Diversi enti per esempio non potranno più garantire il proprio personale e sarà licenziamenti collettivi. Ma non si dovevano garantire i lavoratori?
Uno strano modo di procedere del governo regionale, che prima convoca per lunedì 3 giugno le Associazioni degli enti per discutere sulle problematiche della continuità formativa e lavorativa e lo stesso giorno pubblica il proprio piano strategico.
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