“In attesa di conoscere gli esiti dell’istituto dell’Arbitrato, ancorché “rituale”, a cui il Comune di Favara ha voluto fare ricorso relativamente al presunto contenzioso con l’ex società concessionaria per l’accertamento e la riscossione dei tributi locali, ossia l’Aipa SpA, in ordine al fatto che, a detta del Sindaco Manganella ,“sono state violate una serie di norme contrattuali, tra cui un aumento indiscriminato degli aggi a favore, ovviamente, di Aipa”, annunciamo sin d’ora il proposito di istituire un apposito Comitato di Vigilanza”. Questa è la prima parte del contenuto del comunicato a firma del consigliere comunale Filippo Ceresi e del coordinatore cittadino, Luca Gargano. Ma vediamo quale sarà il compito del comitato.
“Il Comitato, aperto al contributo di quanti, da semplici cittadini fino a veri e propri esperti di materia fiscale e legale, vorranno offrire alla Città il loro impegno civico, si prefigge l’obiettivo di fare chiarezza riguardo alla questione della riscossione dei tributi locali, sia pregressa che futura, delineando i contorni giuridici entro i quali si è esercitata nel passato l’autonomia impositiva del Comune di Favara e soprattutto il quadro normativo che fa oggi da riferimento nell’azione amministrativa volta ad assicurare all’Ente i proventi attesi dalla tassazione municipale.
Il futuro finanziario dei Comuni si gioca tutto sulla loro capacità di razionalizzare la spesa facendo leva sull’efficienza del meccanismo della riscossione, in una logica nella quale l’equità fiscale e la trasparenza degli atti correlati risultano cardini imprescindibili”.
Arrivano le prime adesione al Comitato. Ci sono i socialisti riformisti, c’è Leonardo Pitruzzella a condizione che il Consiglio comunale non sia spogliato dalle sue prerogative. “Il dibattito – ci dice – ha la sua sede naturale nell’aula Falcone Borsellino dove il sindaco, in qualsiasi momento, potrà informare la città”.
Da cittadino favarese adereisce pure chi scrive, interessato a seguire passo, passo la questione pur non incontrapposizione con alcuno, ma per far vale i propri diritti.
