La ricorderanno come “generazione zero”.
La grande crisi ha cancellato quelle poche speranze dei giovani laureati,diplomati etc,i quali annaspano nel mare sconfinato della disoccupazione.Non cè famiglia dove a pranzo,a cena,non si parli di lavoro lavoro ed ancora lavoro,mentre i telegiornali parlano dell’ennesimo suicidio,dei dati di disoccupazione giovanile,dei continui allarmi che ti “martellano” la vita.
L’Istat: nel primo trimestre del 2013 ha evidenziato che il tasso di persone senza lavoro ha raggiunto il 12,8%. Si tratta del livello più alto da 36 anni. Record anche per i giovani tra 15 e i 24 anni: la percentuale raggiunge il 41,9%.Fanno poi incavolare quei dati buttati lì senza alcuna “riflessione”,del tipo: al Nord sono “attivi” circa 87 giovani su 100, nel Mezzogiorno solamente 63. I giovani meridionali, inoltre, incontrano maggiori difficoltà di inserimento lavorativo rispetto a quelli del Nord: nel Mezzogiorno solo 53 su 100 hanno un lavoro, mentre nel Nord sono occupati 83 su 100. Infine, il tasso di disoccupazione al Sud è quasi quattro volte più alto che al Nord. Ma dove occupare i giovani,se ogni giorno al Sud chiudono 648 aziende?
Alcune: Fiat Termini Imerese, Il marchio storico Flaccovio. –Nel settore commerciale: Grande Migliore Palermo – Il gruppo Li Volsi – la storica Fiorentino –lo store della catena Benetton. Anche il settore alberghiero sta risentendo della crisi.Grand Hotel et des Palmes e l’Excelsior Palace Hotel a Palermo, il San Domenico Palace Hotel a Taormina, l’Excelsior Grand Hotel a Catania e il Grand Hotel des Etrangers e il Miramare a Ortigia, Siracusa.
Tra le “grandi” dichiarazioni politiche su giovani e disoccupazione, ho apprezzato e condiviso le parole del Presidente Napolitano: “Dobbiamo essere una Repubblica all’altezza dell’articolo 1 della Costituzione .(…) ‘Fondata sul lavoro’ è qualcosa di più, c’è un principio regolatore cui si devono uniformare tutti gli attori sociali e le rappresentanze politiche”. Bisogna fare in fretta,per evitare la “discesa all’inferno” di una generazione disperata e mortificata.
Come sosteneva Federico Caffè : “Nessun male sociale può superare la frustrazione e la disgregazione che la disoccupazione arreca alle collettività umane”.
Sicilia ON Press. Tutti i diritti riservati. Testata giornalistica registrata al Tribunale di Agrigento al n. 314 del 10/01/2013. Direttore: Franco Pullara. Società editrice: SE.CO.FORM. S.R.L.
Sito creato da Salvo Vinciguerra Architetto.