Il Presidente della Regione Siciliana Rosario Crocetta comunica la propria soddisfazione per la trattativa condotta oggi con sindacati dall’assessore alla Formazione e all’Istruzione Nelli Scilabra e annuncia che, nella prossima giunta di giovedì, il governo delibererà un atto di approvazione dell’ipotesi di accordo a cui si è pervenuti.
L’accordo prevede l’incremento dei fondi per l’avviso 20, da 200 a 220 milioni, la copertura degli sportelli multifunzionali e lo sblocco entro il mese di giugno di tutti i pagamenti arretrati, per gli enti che hanno presentato la rendicontazione corretta.
“La via da proseguire – aggiunge il presidente – è quella del confronto, evitando tensioni che non servono a favorire il processo di riforme necessarie e che si devono realizzare”. Il Presidente e l’assessore alla Formazione, incontreranno domani alle ore 18:00 a Palazzo d’Orleans, le organizzazioni datoriali gli enti di formazione, per illustrare loro l’organizzazione del nuovo piano formativo regionale.
Di seguito la bozza di accordo sindacale
L’anno duemilatredici il giorno 4 del mese di Giugno presso la Presidenza della regione Siciliana si sono riuniti la Regione siciliana Assessorato regionale dell’Istruzione e della formazione professionale nella persona dell’Assessore, l’ Assessorato regionale della Famiglia, del Lavoro e delle Politiche sociali nella persona dell’Assessore nonché il Dirigente generale del Dipartimento Lavoro ricoprente ad interim anche il ruolo di Dirigente generale dell’Istruzione e della Formazione professionale, il Capo della Segreteria tecnica del Presidente della Regione siciliana nonché la FLC CGIL, la UIL Scuola, la Cisl Scuola nella persone di Giusto Scozzaro, Giuseppe Raimondi e Giovanni Migliore accompagnati da una delegazione di lavoratori appartenenti alle sigle.
L’Amministrazione rappresenta che ritiene necessario coerentemente al programma di governo procedere nelle more della definizione del processo di riforma della “formazione professionale” in Sicilia ad un riordino del settore della formazione professionale, anche in vista della futura programmazione comunitaria 2014 – 2020, e di rendere la formazione professionale “ qualitativamente migliore”, aderente alle necessità del mondo del lavoro e quindi capace di assicurare l’inserimento dei giovani nel mercato occupazionale e di costituire volano utile allo sviluppo del territorio, sia attraverso la programmazione e l’attivazione immediata delle risorse del Piano straordinario per il lavoro in Sicilia: Opportunità giovani”, giusto Decreto di finanziamento n. 25/2013, registrato dalla Corte dei Conti, a carico del Fondo di Rotazione ex lege n. 183/87, destinate alla formazione dei giovani siciliani, sia attraverso specifici provvedimenti di carattere gestionale volti alla razionalizzazione del settore,con contenimento della spesa e salvaguardia dei livelli occupazionali, alla semplificazione dei procedimenti amministrativi e alla modernizzazione della macchina amministrativa.
L’Amministrazione aggiunge che anche al fine di scongiurare l’interruzione delle attività formative per l’annualità 2013 2014, e tenuto conto delle esigenze del mercato del lavoro cui legare la formazione professionale ha emanato la nota n. 2247 del 30 maggio 2013 al fine di invitare gli enti ammessi a finanziamento nella annualità precedente ad aderire alla richiesta di riedizione dei corsi.
L’Amministrazione specifica che avvierà il Piano straordinario per l’occupazione: – Attuazione immediata della priorità n. 3 “formazione giovani”: al fine di rendere la formazione professionale “qualitativamente migliore”, aderente alle necessità del mondo del lavoro e quindi capace di assicurare l’inserimento dei giovani nel mercato occupazionale e di costituire volano utile allo sviluppo del territorio si ritiene necessario, tenuto conto inderogabilmente dei processi di scambio e di comunicazione tra istituzioni e partenariato socio economico integrata dai dati forniti dai sistemi informativi ufficiali (Censis e Istat) per una analisi specifica sulle figure professionali e sulle filiere produttive dove è più alta la domanda di lavoro in Sicilia, procedere, nel rispetto dei principi di trasparenza, parità di trattamento, non discriminazione, all’immediato avvio dei processi formativi per il perseguimento degli obiettivi specifici di cui alla priorità 3 del Piano straordinario per il lavoro in Sicilia: Opportunità giovani” (promozione del successo formativo e professionale dei giovani siciliani, anche con riferimento particolare ai giovani con difficoltà legate a fenomeni di marginalità sociale o a bassa scolarità o livello formativo) anche al fine di garantire la continuità delle attività formative. L’Amministrazione conferma il contenuto della nota n. 2247 del 30 maggio 2013 e, previo monitoraggio, destinerà ulteriori risorse per FAS a valere sulle economie del PO FSE 2007 2013.
Le OO.SS. presenti pongono all’Amministrazione regionale le seguenti richiedste:
1) finanziamento della 2^ annualità dell’Avviso 20/2011 con le risorse del “Piano Giovani” con la riedizione dei corsi del 1^ anno con le attività effettivamente avviate nel corso del primo anno sia del FAS che del FORGIO prevedendo le eventuali necessarie deroghe in ordine alla tipologia dei corsisti.
2) Istituzione di una Task Force presso la Ragioneria del Dipartimento regionale dell’Istruzione e della Formazione professionale per erogare la prima e seconda tranche del primo acconto pari al 50 % dell’Avviso 20/2011 entro tre giorni e il 30% entro 20 giorni.
3) Utilizzo dell’intero stanziamento pari a circa 19 milioni di euro della priorità 7 del Piano Giovani per assicurare la continuità delle attività degli sportelli multifunzionali sino al 31 dicembre 2013 e predisposizione del nuovo bando entro il 30 giugno 2013
4) Chiusura rapida delle rendicontazioni relative alle attività a valere sugli avvisi 1 e 2 /2010 e erogazione dei saldi a valere sulla prima e seconda annualità nonché il secondo acconto sulla terza entro il 15 luglio.
5) Destinare le economie della prima annualità dell’Avviso 20/2011 nonché quelle disponibili derivanti dallo svolgimento dell’attività formativa nell’annualità 2013 2014 per le attività formative annualità 2014 2015.
6) Prevedere per il prossimo triennio idonee misure di accompagnamento alla pensione per i lavoratori che matureranno i requisiti di cui alla legge Foriero
7) Istituzione di Ufficio stralcio per l’evasione dei procedimenti rendicontativi ancora aperti sia per l’OIF, sia per il PROF con priorità per le spese del personale.
8) Avvio attività formative prima annualità dell’OIF 2013 2014 nonché finanziamento finestre successive.
9) Potenziamento degli Uffici deputati a gestire l’erogazione della integrazione, a valere sul fondo di garanzia , della CIGD.
Dopo ampia e articolata discussione l’Amministrazione:
- in ordine al punto 1) della proposta delle OO.SS. l’Amministrazione si riserva di pronunciarsi e /o di formulare apposita controproposta nel prossimo incontro concordato con le parti sociali per giovedì 6 p.v. alle ore sedici presso la sede della Presidenza della Regione siciliana.
- in ordine al punto 2) l’Amministrazione assume l’impegno a potenziare immediatamente l’ufficio preposto ai pagamenti per evadere entro venerdi tutti i titoli di spesa.
- in ordine al punto 3) della proposta delle OO.SS. l’Amministrazione assume l’impegno a reperire risorse necessarie per assicurare la continuità delle attività mentre in ordine al nuovo bando l’Amministrazione si riserva di pronunciarsi e /o di formulare apposita controproposta nel prossimo incontro concordato con le parti sociali per giovedì 6 p.v.alle ore sedici presso la sede della Presidenza della Regione siciliana.
- in ordine al punto 4) della proposta delle OO.SS. l’Amministrazione si impegna a garantire quanto richiesto.
- in ordine al punto 5) della proposta delle OO.SS. l’Amministrazione si riserva di pronunciarsi e /o di formulare apposita controproposta nel prossimo incontro concordato con le parti sociali per giovedì 6 p.v. alle ore sedici presso la sede della Presidenza della Regione siciliana
- in ordine al punto 6) della proposta delle OO.SS. l’Amministrazione condivide quanto richiesto.
- in ordine al punto 7) della proposta delle OO.SS. l’Amministrazione comunica di avere già istituito l’Ufficio e di avere nominato il dirigente responsabile. In ordine all’OIF l’Amministrazione rappresenta che le istruttorie sono in corso.
- in ordine al punto 8) l’Amministrazione si riserva di pronunciarsi e /o di formulare apposita controproposta nel prossimo incontro concordato con le parti sociali per giovedì 6 p.v. alle ore sedici presso la sede della Presidenza della Regione siciliana.
- in ordine al punto 9) l’Amministrazione assume l’impegno a potenziare immediatamente l’ufficio preposto.
Inoltre l’Amministrazione evidenzia che
1 ha attivato le procedure amministrative per l’aggiornamento dell’Albo del personale docente e non docente nel settore della Formazione professionale, secondo le previsioni contenute nella circolare n. 1 del 15 maggio 2013 (prot. 2026/GAB del 15 maggio 2013) diramata dall’Assessore regionale per l’Istruzione e la Formazione professionale, con la contestuale paralisi degli effetti del D.A. 5074 del 22 dicembre 2010, istitutivo del similare Elenco unico ad esaurimento del personale operante nella formazione, a decorrere dalla pubblicazione in GURS dell’Albo aggiornato. In conformità ai principi di cui alla l.r. 24/1976 e s.m. e i. l’Albo rappresenta il bacino cui gli enti gestori di attività formative devono obbligatoriamente attingere per il reclutamento del proprio personale.
2 ha disposto la riapertura del procedimento sulla figura OSS (operatore socio-sanitario – avviso 18) qualifica di profilo superiore e soprattutto spendibile e riconosciuta sull’intero territorio nazionale.
3 assumerà iniziative al fine di assicurare la previsione nei nuovi rapporti convenzionali con gli enti formativi specifiche clausole volte a reintrodurre, nel sistema della formazione siciliana, le garanzie a tutela dei lavoratori previsti dalla LR 24/76 quali: l’obbligo di un conto corrente dedicato per le spese del personale accompagnato dall’adozione di sistemi volti ad imporre agli stessi Enti il pagamento mensile delle retribuzioni ai lavoratori, l’obbligo di reclutare il personale da impiegare nelle attività formative esclusivamente dall’albo degli operatori della formazione professionale di cui al decreto assessoriale del 16 ottobre 1997(GURS dell’8 novembre 1997, n. 61) in corso di aggiornamento per effetto della circolare assessoriale n. 1 del 15 maggio 2013,
4 procederà alla radicale revisione dei criteri di accreditamento degli enti, affinché un nuovo e più rigoroso sistema di accreditamento possa concorrere al “cambiamento” sostanziale della cultura della Formazione in Sicilia; bisogna garantire che i progetti formativi vengano erogati da soggetti altamente specializzati e dotati di ogni requisito di ordine morale, tecnico ed economico/ finanziario inducendo gli stessi all’innalzamento della qualità della docenza, a dotarsi di strutture, strumenti e metodologie didattiche innovative ed adeguate alle esigenze formative. Il sistema dovrà consentire il controllo e il costante monitoraggio degli enti accreditati e la verifica della permanenza dei requisiti. Il nuovo sistema di accreditamento dovrà in particolare garantire:
- Innalzamento della percentuale di attività dedicata alla formazione professionale in relazione al giro di affari complessivo;
- Trasparenza del modello organizzativo;
- Documentate procedure di rilevazione degli esiti occupazionali;
- Piano biennale per l’aggiornamento delle competenze delle risorse umane;
- Introduzione del dossier delle credenziali delle risorse umane;
- Introduzione del tasso di successo progettuale.
- assicurerà la massima conformità ai principi di semplificazione amministrativa delle procedure di competenza del Dipartimento ordinate ai trasferimenti delle risorse a valere sugli avvisi e sulle misure in essere agli enti gestori di attività formative A tal fine, il Dipartimento orienterà l’attività di ciascun responsabile del procedimento nel senso dell’accelerazione e dello snellimento dei procedimenti presi in carico, attenendosi alla scrupolosa applicazione dei più recenti interventi legislativi nazionali e regionali, i quali, com’è noto, sono ordinati ad un’applicazione delle norme sul procedimento amministrativo (legge 241/1990; l.r. 10/1991 e successive modifiche e integrazioni) lineare e tempestiva, e pertanto, ostativa della possibilità di frammentare procedimenti unitari in più sub-procedimenti e di appesantire, in qualunque modo, la filiera burocratica con l’applicazione di oneri procedurali frutto più dell’affastellarsi di prassi amministrative che non della produzione normativa o giurisprudenziale. Dovrà essere assicurato il tempestivo rispetto dei termini previsti per la conclusione dell’istruttoria dalle normative regionali sul procedimento amministrativo (l.r. 10/1991, l.r. 5/2011) previsti in via generale in 30 giorni al fine di non esporre l’amministrazione alle responsabilità di ordine civile, penale ed amministrativo che potrebbero derivare da istruttorie tardive o inconcludenti. L’appesantimento delle istruttorie e lo sforamento dei termini procedurali costituiscono parametro determinante ai fini della valutazione della performance e della buona fede nell’esecuzione del rapporto di lavoro che lega il dipendente all’amministrazione regionale datoriale.
- Ai fini della semplificazione in esecuzione di quanto statuito dalla circolare diramata dall’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale n. 54 del 30 aprile 2012, nelle ipotesi di irregolarità nel Documento Unico di Regolarità Contributiva (DURC) di uno o più soggetti impiegati nell’esecuzione del contratto pubblico avente ad oggetto l’erogazione di attività formativa da parte di privati, l’amministrazione regionale eserciterà il potere sostitutivo trattenendo dal certificato di pagamento l’importo corrispondente alle inadempienze accertate nel DURC medesimo, secondo le modalità declinate dalla medesima circolare n. 54/2012.
- Ai fini della razionalizzazione del procedimento l’Amministrazione regionale, ai sensi del decreto legislativo n. 218/2012 e in conformità alla decisione n° 5 assunta dalla Giunta regionale in data 8 gennaio 2013, l’Amministrazione richiederà alle Prefetture competenti le informative antimafia nei confronti degli enti di formazione ammessi a finanziamento, a valere su risorse pubbliche, esclusivamente propedeuticamente all’emissione del decreto di finanziamento e alla stipula della convenzione. Successivamente l’informativa antimafia dovrà essere richiesta soltanto nei casi in cui l’Amministrazione venga a conoscenza di fatti, ad esempio tramite notizie di stampa, segnalazioni di soggetti esterni, rapporti dell’Autorità, certificati di carichi pendenti o camerali, ecc. che facciano ipotizzare che vi siano collegamenti tra l’Ente interessato e la criminalità organizzata, e ciò indipendentemente dal valore del provvedimento.
- garantire l’immediato svincolo delle polizze fideiussorie prodotte dagli enti gestori a seguito degli accertamenti relativi alla materiale conclusione della prestazione lavorativa eseguita. In particolare, nel rispetto dei basilari principi di efficacia, efficienza ed economicità della pubblica amministrazione, i problemi gestionali relativi alle polizze fideiussorie ed ai relativi costi vanno risolti già in sede di programmazione della prestazione oggetto dell’affidamento, che va articolata, anche in sede di redazione della lex specialis (bandi e avvisi), per segmenti lavorativi certi e definiti, a conclusione di ciascuno dei quali parte della polizza può essere progressivamente svincolata, evitando così il rischio che le restanti porzioni di attività oggetto della prestazione da eseguire assumano una connotazione tale da far propagare gli effetti di un eventuale inadempimento sulla prestazione unitariamente considerata. Nelle ipotesi in cui si è già provveduto al progressivo disimpegno della polizza fideiussoria, l’estinzione della parte residuale può essere subordinata alla stipulazione di un altro idoneo e meno gravoso strumento negoziale di garanzia, proporzionato all’effettivo valore della prestazione rimanente ed alla eventuale incidenza sui segmenti di attività già espletati. L’accertamento dell’esecuzione della prestazione deve essere eseguito con l’utilizzo dei sistemi informativi utilizzati dall’amministrazione regionale e dagli enti gestori per il caricamento dei dati gestionali, amministrativi e contabili che consentano all’amministrazione medesima il sistematico monitoraggio delle attività in corso di espletazione, nonché con gli altri sistemi di controllo di cui il Dipartimento dispone. Eseguiti i superiori accertamenti e procedure, la polizza fideiussoria deve essere svincolata senza ulteriori adempimenti da parte dell’amministrazione.
- Utilizzerà lo strumento dei patti di integrità, anche per assicurare, in generale, la prevenzione da possibili fenomeni corruttivi o estorsivi nei procedimenti finalizzati all’attivazione di processi formativi con il coinvolgimento di soggetti privati sin dal momento dell’accreditamento. L’Amministrazione farà sottoscrivere all’Ente tramite chi è legittimato a rappresentarla, apposito accordo pattizio con il quale quest’ultimo, pena il non rilascio del provvedimento ampliativo, assume formalmente specifici obblighi per prevenire comportamenti illeciti riguardanti un ventaglio di cd. situazioni a rischio, che andranno inseriti nel patto attraverso apposite clausole, per soddisfare interessi pubblici aventi particolare valenza.
- l’Amministrazione controllerà il rispetto da parte degli enti delle norme contrattuali e utilizzerà ulteriori risorse per finanziare tutti gli interventi che si dovessero rendere necessari per garantire l’applicazione degli istituti contrattuali e normativi previsti a favore dei lavoratori.
Le parti si riaggiornano a giovedì 6 giugno 2013 alle ore sedici presso i locali della Presidenza della Regione siciliana.
Letto confermato e sottoscritto
L’Assessore regionale dell’Istruzione e della Formazione Professionale
L’Assessore regionale della Famiglia, del Lavoro e delle Politiche sociali
Il Capo della Segreteria tecnica della Presidenza della Regione siciliana
Il Dirigente generale dei Dipartimenti regionali
FLC CGIL
CISL
UIL
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