Quella che vi proponiamo è la lettera che l’ingegnere Francesco Bellavia ha scritto al sindaco e a tutti gli assessori dopo la nuova organizzazione ideata, pensata e voluta dal sindaco che in fatto di personale comunale ha dimostrato, come in tutti i settori, la sua scarsa capacità di amministrare la città.
Manganella ha iniziato con la sistemazione dell’ufficio di Gabinetto, poi con i lavoratori di categoria “A” ed è arrivato alla recente nuova organizzazione con data 9 maggio scorso.
Chi è l’ingegnere Bellavia? L’ingegnere Bellavia è un ottimo professionista, persona onesta e molto perbene. Di seguito riportiamo il testo della lettera che Bellavia invia al sindaco e a tutti gli assessori in merito alla nuova organizzazione del personale partorito all’unanimità, ovviamente dei presenti, della Giunta.
La lettera porta il protocollo n. 23009 e la data del 23 maggio scorso.
Oggetto: dichiarazione di impossibilità ad assumere l’incarico affidato con determina sindacale n.17 del 9/5/2013.
“Il sottoscritto ing. Bellavia Francesco, in riferimento alla determina sindacale di cui in oggetto, comunica quanto segue:
Per quanto riguarda il “centro storico”, come già comunicato sia verbalmente che per iscritto, non è possibile assicurare l’integrità fisica sia dei residenti sia di coloro che si recano nel centro storico. Il signor sindaco, assieme all’assessore al centro storico, ha dato rassicurazione che sarebbero stati dati tutti gli strumenti necessari (personale qualificato, locali per i vari uffici, mezzi, risorse finanziarie ecc…) per salvaguardare l’incolumità pubblica: in realtà niente è stato dato rispetto a quanto promesso, addirittura con l’ultima organizzazione della struttura comunale è scomparso totalmente il personale che, almeno in parte, si doveva occupare del centro storico.
Con verbale di deliberazione della giunta del 20/06/2012 si era costituito l’ufficio recupero centro storico organizzato in 5 uffici e precisamente: (Omettiamo di riportare i nominativi dei dipendenti) ufficio accettazione efront-office, ufficio aree degradate – sicurezza e controllo , ufficio sistema informatico territoriale centro storico, ufficio programmazione e progettazione, ufficio sviluppo attività centro storico.
Il sottoscritto avendo constatato che sussistono condizioni di alta pericolosità per tutti gli abitanti residenti nel centro storico di Favara, nonché per tutti quelli che vi transitano, ha invitato il signor sindaco ad interdire il traffico veicolare e pedonale in tutte quelle strade in cui vi sono fabbricati i cui proprietari hanno ricevuto ordinanza sindacale di eliminazione pericolo pubblico e che non hanno ancora ottemperato. Lo scrivente ha, altresì, invitato il signor sindaco a programmare, per tramite gli uffici di protezione civile, degli uffici socio-assistenziali e del comando dei vigili urbani, lo sgombero di tutto il centro storico. Lo scrivente, ritenendo che per i cittadini di Favara, così come per ogni uomo, il bisogno di sicurezza è la prima esigenza che si deve soddisfare, ha disposto con ordine di servizio prot. 42255 del 4/10/2012 che tutti i dipendenti facenti parte degli uffici del centro storico si dedicassero, prioritariamente, ciascuno secondo le proprie competenze amministrative o tecniche, ad individuare, controllare, monitorare e curare tutta la fase procedurale dell’eliminazione dei pericoli pubblici, fino alla definitiva messa in sicurezza degli immobili oggetto di pericolo ricadenti nelle varie sub-aree del centro storico. (seguono le sub-aree e i nomi dei dipendenti che omettiamo).
Da quando è entrato in vigore il nuovo organigramma nessun monitoraggio del centro storico è stato possibile fare in quanto tutto il personale è stato tolto”.
Accuse e denunce pesanti, che dovrebbero allarmare i consiglieri comunali e che, certamente, allarmano l’opinione pubblica.
A questo punto, per non stancarvi non riportiamo i suggerimenti del professionista al sindaco e lasciato l’argomento centro storico entriamo nel settore arredo urbano e verde pubblico.
“Tutte le ville comunali, tutto l’arredo urbano, tutti gli spazi a verde in territorio di Favara, sono in totale stato di abbandono, infatti vi sono presenti erbacce di notevoli dimensioni con rischio altissimo di incendi.
Il suddetto stato di abbandono crea pure emergenza igienico-sanitaria in quanto, tra le erbacce vi è la quasi certa possibilità di annidarsi di serpenti, ratti, zanzare, zecche e pulci.
In tutte le ville occorre controllare ed effettuare la manutenzione degli impianti elettrici.
Tutto l’arredo necessita di manutenzione ordinaria e straordinaria, i giochi per i bambini si presentano distrutti con parti metalliche a taglio che creano pericolo per i bambini che si recano nelle ville.
I pochi lavoratori che si occupano della manutenzione non hanno una competenza specifica, non hanno una attrezzatura idonea, non posseggono gli indispensabili dispositivi di protezione individuali e quindi lavorano senza la necessaria sicurezza.
La suddetta situazione è aggravata dagli atti vandalici perpetrati periodicamente per mancanza di controllo del territorio.
Per quanto sopra esposto si consiglia, al fine di tutelare la salute dei fruitori, la chiusura temporanea delle ville in attesa delle indispensabili manutenzioni”.
Bellavia sta elencando problemi di significativa gravità al sindaco che non si è insediato ieri. Sorge spontanea la domanda: cosa ha fatto in due anni? Ci facciamo la domanda e non ci diamo la scontata risposta.
Passiamo al patrimonio.
“La maggior parte degli immobili hanno bisogno di manutenzione ordinaria e straordinaria, infatti quasi tutti gli edifici che ospitano i dipendenti comunali, gli alunni e il personale docente, presentano carenze strutturali, specialmente in caso di sisma anche di lieve intensità, gli impianti non sono a norma ed inoltre l’arredo non risponde ai requisiti di legge, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Quindi, tutti gli alunni, tutto il personale docente e non docente, la numerosa utenza che frequenta i suddetti edifici, tutti i dipendenti comunali, non operano nelle condizioni previste dalla legge”.
L’ingegnere Bellavia descrive anche la pessima situazione dei locali in affitto.
Passiamo all’ultimo argomento, quello delle politiche comunitarie.
“Premesso che il sottoscritto non conosce bene il settore e che non gli sono state fatte le consegne, in considerazione del fatto che gli unici finanziamenti che arrivano a questo Comune provengono dall’Europa, si consiglia di assegnare un responsabile che si dedichi esclusivamente di questo settore”.
Bellavia, a questo punto, tira le conclusioni che sono quelle del buon padre di famiglia, del professionista serio e onesto.
“Alla luce di quanto sin qui esposto, e considerato che il personale di cui dispone non è adeguato a fronteggiare i numerosi problemi che affliggono questo paese, ma soprattutto per il fatto che non sono stati dati i mezzi e le risorse finanziarie e quindi essendo nell’impossibilità di assicurare il regolare funzionamento di tutti i servizi nonché salvaguardare l’incolumità pubblica, chiede di revocare la determina sindacale n.17 del 9 maggio 2013”.
Non ci resta che dire: Dio ci aiuti!
Sicilia ON Press. Tutti i diritti riservati. Testata giornalistica registrata al Tribunale di Agrigento al n. 314 del 10/01/2013. Direttore: Franco Pullara. Società editrice: SE.CO.FORM. S.R.L.
Sito creato da Salvo Vinciguerra Architetto.
Manganella, ne indovinasse una. Ecco cosa scrive l’ingegnere Bellavia al sindaco
By franco.pullara6 Minuti di lettura
2 commenti
Che delusione Sasà!!!
CI MANGIU CARNI DI PORCO!
U FAVARISI SI MERITA QUESTO!
AAAAAAAAHHHHHHHHHHH!