Valentina Piscopo
Anche quest’anno la Consulta Pastorale Giovanile di Favara,in collaborazione con l’intera comunità ecclesiale, darà vita alla Festa Giovani 2013. Protagonistiassoluti ragazze e ragazzi che si spendono per migliorare il nostro territorio, regalandoci un sorriso spassionato per una serata, animati dallo spirito indissolubile nella Fede.
Articolato e variegato l’eventoche oggi,a partire dalle 18.00, darà una nuova veste alla Villetta della Pace, di sicuro tra le ville comunali più vissuta e frequentata dagli adolescenti, ma anche dalle famiglie e dai nonni che portano a spasso i nipotini. Ma ,ahimè ,anche tra le più martoriate e calpestate da atti vandalici di ogni sorta e violenza. Nonostante ciò, un nutrito gruppo di volenterosi, facendosi portavoce del messaggio di Papa Francesco, nonhanno paura e testimoniano il “Coraggio della Fede”, conquistando, cosi, il cuore dei più scettici.
Oltre al momento di divertimento vero e proprio, con balli e animazionegrazie alle musiche di Frate Mario Dj, vi saranno testimonianze prodotte dalla voce di alcune associazioni locali che operano attivamente per migliorare le condizioni dei più bisognosi : le suore della comunità Porta Aperta, Mondo X, la Tenda di Abramo, Unitas. Un momento sarà dedicato alla beatificazione di Don Pino Puglisi, vicino ai giovani e primo martire della Chiesa ucciso dalla mafia.
Naturalmente la Consulta Pastorale giovanile invita tutta la cittadinanza a trascorrere un sabato pomeriggio all’insegna della fede e della gioia, che in tempi critici come quelli in cui viviamo, possonorappresentare una boccata d’ossigeno alla sofferenza e al malessere a cui la vita quotidianamente ci sottopone.
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1 commento
Sicilia. Crocetta:”Cantieri di servizio? Stiamo anticipando l’Europa e l’Italia, ne faremo per altri 50.000 disoccupati”
Palermo, 8 giugno 2013. “Trovo tremendamente provinciali le affermazioni di alcuni che in Sicilia considerano gli interventi a favore dei poveri quale occasione di spreco. Ovviamente non si ha la percezione della gravità della situazione sociale, dei livelli di disoccupazione per le fasce giovanili e per gli ultracinquantenni, non si ha la percezione della drastica diminuzione dei consumi, anche di tipo alimentare.
Tale situazione incide sulla vivibilità delle famiglie – emblematici casi di suicidio accaduti in questi mesi- ma agisce profondamente sulla situazione delle imprese che chiudono perche non vendono. Proprio su questa considerazione l’Europa raccomanda le politiche di coesione sociale finalizzate a proteggere i senza reddito ed è proprio per queste motivazioni che l’Italia si sta organizzando – è nel programma di Letta- per creare misure simili a quelle che stiamo avviando in Sicilia.
D’altra parte cominciano a partire i primi investimenti, ieri Comiso, oggi un grande investimento di serre fotovoltaiche, il primo in Europa, l’avvio del patto dei Sindaci con 5 miliardi e mezzo di fondi europei, l’accordo con le ferrovie. Ovviamente chi pensa che lo sblocco dei fondi si traduca subito in lavoro mente, sono necessarie gare, vanno rispettate le procedure. Gli effetti matureranno nel tempo. Nelle more è necessario varare misure eccezionali contro la povertà e la disoccupazione, migliaia di famiglie in Sicilia vivono oggi sotto la soglia pevertà.
A chi parla di misura elettorale, io replico che dopo le elezioni ne faremo tanti altri. Nella nuova programmazione del fondo sociale europeo, voglio intensificare le misure per tamponare la crisi e il disagio sociale e tentare di riavviare lo sviluppo. La politica del mio governo è chiara, aiuti ai poveri, sviluppo e trasparenza amministrativa. Mi pare che stiamo dando risposte. Solo che gli interventi di sviluppo non si compiono in 6 mesi. Parlare di strumentalizzazioni davanti il dramma dei poveri è squallido. Inoltre non sono interventi a favore delle città in cui si vota, ma di tutta la Sicilia. Se dovessimo interrompere l’attività di governo ad ogni elezione, dovremmo smettere di governare. Ciascuno cominci a occuparsi nel proprio ruolo della Sicilia e invece di criticare lavori. Di critici la Sicilia ne ha avuti tanti, di operatori di lavoro pochi. Il mio obiettivo è chiaro, lavoro da mattino a sera per far uscire la Sicilia dalla voragine in cui è stata cacciata, è dura ma ce la faremo. Questo passa a favore di interventi per i più poveri”.