Il Comune come la Concordia “Tutto ok, intanto affondiamo” “Tutto ok, intanto non ci sono soldi per gli stipendi”

Mentre non giunge alcun allarme dalla politica che mostra serenità e capacità nel governare la città, dai dirigenti comunali arrivano segnali diversi e preoccupanti. Il più recente è della dottoressa Russello sulla mancanza di risorse finanziarie per pagare i lavoratori del Comune. Ecco cosa scrivono i sindacati che oggi hanno proclamato lo stato di agitazione del personale “dopo avere appreso in maniera ufficiale dalla dottoressa Russello che il mese di giugno non saranno erogati gli stipendi, i dipendenti si sono autoconvocati in maniera spontanea in assemblea nel proprio posto di lavoro.  L’assemblea all’unanimità dichiara lo stato di agitazione, si chiede pertanto con urgenza la convocazione delle Rsu con la presenza del sindaco, del segretario generale, della responsabile P.O 2 Finanze e della responsabile P.O. 7 Personale, per discutere lo stato di malessere finanziario in cui versa il Comune di Favara”.
Per avere maggiori informazioni, abbiamo chiamato telefonicamente il “comandante” ovviamente non della Concordia, anche se sarebbe stato indubbiamente più semplice e facile per noi avere una risposta da Schettino, piuttosto che da Manganella che preferisce ignorarci. Dal canto nostro, manco a dirlo, continuiamo a farcene una ragione e tiriamo avanti per la nostra strada.
Chi, invece, vuole dire la sua è il M5s di Favara “preoccupato – si legge nel comunicato a firma del portavoce Alsonso Minio – per le sorti del comune. Oggi 24 giugno 2013,  tutti i dipendenti in servizio presso il comune di Favara hanno dichiarato lo stato di agitazione dopo aver appreso, in via ufficiale, che non saranno erogati gli stipendi per il mese di giugno. Comprendiamo lo stato d’animo dei dipendenti comunali che, appena tre giorni prima di ricevere gli emolumenti, si rendono conto di uno stato di precarietà mai vissuto prima ed esprimiamo piena solidarietà. Vogliamo ricordare che già nell’ottobre 2012 avevamo consigliato all’Amministrazione Comunale di attivare il processo del c.d. “dissesto concordato” per limitare al minimo i danni e ci chiediamo cosa è stato fatto da allora. Non è chiaro quando e se riprenderà la normale erogazione delle spettanze e con che strumenti l’Amministrazione comunale intende risanare l’ormai conclamato deficit strutturale”.
Non è un momento facile per Favara e sarebbe utile vedere scendere in campo tutte le forze politiche, sindacali e delle associazioni per trovare la soluzione più opportuna, invece di assistere al triste spettacolo della corsa alla visibilità nella nuova giunta.

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