L’onorevole Bosco sui recenti interventi del Governo ritiene si tratti di “un provvedimento concreto e assai positivo soprattutto per il sud e per i giovani che potranno beneficiare ora di contratti d’assunzione ad un regime ‘tasse zero’.
La strategia di puntare sullo sviluppo del Mezzogiorno per far ripartire l’economia dell’intero Paese è al centro del pacchetto di misure approvato oggi dal governo. Una scelta lungimirante al pari di quella di scongiurare l’aumento dell’Iva, così come fortemente richiesto dal Pdl”.
La strategia di puntare sullo sviluppo del Mezzogiorno per far ripartire l’economia dell’intero Paese è al centro del pacchetto di misure approvato oggi dal governo. Una scelta lungimirante al pari di quella di scongiurare l’aumento dell’Iva, così come fortemente richiesto dal Pdl”.
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Un ragazzo per dire addio alla piaga della disoccupazione e dare questo “colpo duro” deve:
– essere privo di impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi
– essere privo di un diploma di scuola media superiore o professionale
– vivere da solo con una o più persone a carico.
Quindi per accedere devi essere un disoccupato cronico (se sei a casa da cinque mesi non vale), essere un semianalfabeta (se hai studiato sono cazzi tuoi), non vivere con i genitori ma da solo (infatti un giovane senza reddito esce sempre di casa) e avere a carico la vecchia nonna o moglie e figli.
Nel caso il disoccupato cronico, semianalfabeta, con famiglia a carico acceda “all’intervento significativo” di Letta, questo, come si legge nel decreto, verrà corrisposto all’azienda “per un periodo di 12 mesi ed entro i limiti di 650 euro mensili per lavoratore nel caso di trasformazione a tempo indeterminato”.
Ora la domanda nasce spontanea: ma a chi prendono per il culo?