“Oggi è il 27 giugno. Il 27 giugno del 1980, la strage dell’aereo sopra il cielo di Ustica. Non abbiamo visto una gran risonanza mediatica di questo anniversario” lo dice Mario Tralongo di Radio 100 Passi, che si intesta anche una petizione indirizzata al presidente del Consiglio, Enrico letta, “perché anche questa carenza di informazione – sottolinea il redattore di Radio 100 Passi – può finire per divenir complice suo malgrado di quanto nel frattempo si sta consumando, ancora una volta, a danno anche dei familiari delle vittime”.
I fatti: nel gennaio scorso, la Cassazione ha sanzionato che a colpire l’areo è stato un missile e, di conseguenza, i parenti delle vittime hanno diritto a un risarcimento equiparato a quello delle vittime di mafia o del terrorismo. Ma due dicasteri, Difesa e Trasporti, hanno fatto ricorso, introducendo di fatto l’obiezione dell’Avvocatura di Stato, la quale ha praticamente rinviato tutta la procedura nientemeno che al 2015 appellandosi a una carenza di prove che 31 anni di indagini, per questo organo pubblico, non hanno evidentemente ancora saputo definire.
“Oggi, per uscire da questo colpevole cono d’ombra, abbiamo deciso di lanciare una petizione” conclude l’esponente di Radio 100 Passi, la quale nelle settimane scorse, con questo stesso mezzo, ha ottenuto la chiusura della panineria viennese che offendeva la memoria di Falcone e di Impastato e l’oscuramento del suo sito internet.
Questo esposto sarà consegnato elettronicamente, firma su firma, e poi in forma cartacea alla Presidenza del Consiglio dei Ministri per chiedere che si revochi l’incarico all’Avvocatura dello Stato e, di concerto, si sblocchino subito i fondi destinati ai parenti delle vittime.
Per firmare, ecco il link cui connettersi: https://www.change.org/it/petizioni/alla-presidenza-del-consiglio-dei-ministri-sbloccare-i-fondi-per-i-parenti-delle-vittime-della-strage-di-ustica-2#
Oppure entrare nel sito di Radio 100 Passi o ancora nella pagina Facebook dell’emittente per la legalità.