“Che fare è un saggio politico di Lenin – scrive Davide Romeo- in cui il grande leader affrontava le questioni del partito e dibatteva su come abbattere la monarchia assolutista degli zar e conquistare il potere.
La politica è semplicemente questo, “go…vernare” secondo le proprie idee e programmi, se si parte da opposizione, come conquistare il governo e attuare la propria visione sulla città.
Ma a Favara le cose non stanno così, ma non da oggi! L’articolo di Franco Pullara su Siciliaonpress, merita una doverosa riflessione e commento. Che fare?
Fotografiamo la realtà: abbiamo un sindaco senza programma e che addirittura denuncia il programma con cui si è presentato alle elezioni (vedi incontro con la città di questo autunno); i partiti da un canto non vogliono metterci la faccia appoggiando Rosario Manganella e dall’altro sono assenti e divisi in consiglio comunale. Quest’ultimo consesso non ha nessuna intenzione di “sfiduciare il sindaco”, i consiglieri si muovono in ordine sparso, anche lì non si ha nessuna idea di cosa si vuole fare, come fare e dove andare.
Che fare?
Prometheus non ha nessuna intenzione di entrare in giunta, anche se abbiamo avuto proposte, ma non possiamo stare in silenzio. Abbiamo lottato, denunciato il degrado delle ville, proposto soluzioni per la solidarietà; oggi siamo arrivati a proporre al sindaco un programma!
Siamo sbagliando gentilissimo e amico mio Franco Pullara? Dare indicazioni per come fare le cose, suggerire soluzioni, senza chiedere poltrone, poltroncine e altro, è un errore di strategia politica?
E se è un errore, cosa fare?, quali sono le alternative?
Questo è lo “stallo al Re”, nel gioco degli scacchi
Ciao Franco e ciao a Sicilia On Press”.
Inizio dalla fine, rispondendo alla tua domanda: “Stiamo sbagliando?”. Nulla accade per nulla. A Favara è un proliferare di associazioni e laboratori politici, che, indirettamente, denunciano la grande assenza dei partiti politici. Fatte salve alcune eccezioni, la spinta emotiva a candidarsi, ad andare a cercarsi i voti e farsi eleggere non è il nobile servizio alla collettività. Mentre, i partiti sono volutamente contenitori nelle mani del furbo di turno che andrà a vendersi il risultato elettorale raggiunto al deputato di riferimento. Non ci sono, nella stragrande maggioranza di casi, ideali, programmi, non c’è nulla di nulla nella sostanza a tutto vantaggio della forma con sterili annunci e proclami, ai quali la gente si è solo abituata. E’ lo stravolgimento delle regole democratiche, una sorta di cancro, che ci condanna ad degrado e alla povertà, complice l’assenza dello Stato.
In questo contesto solo i pazzi possono fare affidamento al “rilancio” politico del “pi mmia chi c’è?” di una amministrazione che da due anni colleziona arroganza ed errori.
Prometheus non sta sbagliando. Le associazioni e la stampa sono l’unico argine alla malapolitica. Non occorre individuare i problemi, ché li denunciamo tutti i giorni e quello finanziario dell’Ente è il più preoccupante. La gente vuole ascoltare le soluzioni e compararle con quelle adottate dalla politica.
Il prossimo giorno otto, la tua associazione ci farà conoscere le soluzioni ai vari problemi della città, il resto, caro Davide, si lasci a chi, perfettamente consapevole della sua incapacità, ha voglia di giocare con il destino del popolo.
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1 commento
Il caro daviduccio, re senza voti e senza regno, dimentica facilmente che lui e gli amici boschiani hanno rovinato favara nelle scelta delle ultime due sindacature e come al solito dopo appena un anno si sono sempre tirati fuori dalle loro alleanze originarie , oggi l’assurdo vogliono ripresentare un nuovo programma per il rilancio economico di favara certamente ricopiato . Ricordo ancora il non programma che avevano presentato in campagna elettorale prendendo per il culo gli elettori favaresi. Oggi si vuole discutere di che cosa, sapendo che abbiamo un consiglio comunale al 90% alla ricerca del ” pi mia chi cè” ( ti ricordo il fattaccio delle trentamila euro) e servo del sindaco e incapace di pensare e proporre una mozione di sfiducia, una giunta che vive alla giornata e sperate che vadano a casa per dare modo agli onorevoli romani di riproporre nuove accozzaglie?
Allora che ce da fare? Intanto iniziare dal sindaco, deve dichiarare ufficialmente le tasse che paghiamo i favaresi a quanto ammontano e come vengono spesi,dopo continueremo su altri confronti . Grazie!