Nel corso di uno specifico Tavolo Trilaterale tra l’Amministrazione Regionale, le organizzazioni sindacali e datoriali è stata definita la direttiva che disciplina le modalità e le condizioni per la presentazione delle proposte di “Percorsi formativi per il rafforzamento dell’occupabilità e dell’adattabilità della forza lavoro siciliana” a valere sul “Piano Giovani e dei relativi progetti esecutivi.
Quasi certamente la direttiva, a firma del Dirigente Generale Corsello e dell’Assessore Scilabra, sarà pubblicata lunedì p.v. e gli enti avranno 20 giorni di tempo per presentare le proposte di riedizione dei progetti esecutivi secondo una riduzione del 10% del monte ore complessivo concesso ed impegnato per il singolo ambito e per singola provincia si per l’ambito FORGIO che per il FAS.
I corsi relativi all’energia rinnovabile dovranno comunque essere adeguati alle previsioni della direttiva 2009/28/CE del Parlamento Europeo, del relativo d.gls. attuativo n. 28/2011 e degli atti regolamentari successivi.
Ogni Organismo formativo dovrà impegnarsi, inoltre, a mantenere i livelli occupazionali del personale impegnato nell’anno precedente, dando comunque priorità a quello inserito nell’albo del personale docente e non docente della formazione professionale.
La riedizione delle proposte progettuali interviene senza soluzione di continuità rispetto all’annualità formativa precedente.
Importanti novità sono previste per garantire l’erogazione dei mandati ed il pagamento degli stipendi; infatti, nelle ipotesi di irregolarità del DURC l’Amministrazione regionale potrà esercitare il potere sostitutivo trattenendo dal certificato di pagamento l’importo corrispondente alle inadempienze accertate nel DURC medesimo. Inoltre l’Amministrazione regionale richiederà alle Prefetture competenti le informative antimafia nei confronti degli enti di formazione propedeuticamente all’emissione del decreto di finanziamento e alla stipula della convenzione. Ed infine viene garantita l’immediato svincolo delle polizze fideiussorie prodotte dagli enti gestori a seguito degli accertamenti relativi alla materiale conclusione della prestazione lavorativa eseguita.
La direttiva, per tutto quanto non previsto, fa espressamente richiamo alle disposizioni di cui all’avviso 20/2011 in quanto compatibili con i principi e gli obiettivi di cui al “Piano Giovani”.
Oltre all’istanza e al progetto esecutivo gli enti dovranno sottoscrivere il Patto di integrità al fine di garantire il rispetto della legalità ed il corretto agire della pubblica amministrazione.
L’Assessorato alla Formazione professionale si impegna a rendere pubblici i dati riguardanti il procedimento, permettendo ad ogni operatore economico di conoscere e verificare gli aspetti tecnici dell’intervento e quelli amministrativi del procedimento, a effettuare i controlli e a condividere anche esso lo spirito etico e moralizzatore che è insito nell’adozione dello strumento, assumendosi le responsabilità connesse e conseguenti; a semplificare le procedure amministrative, a renderle trasparenti e a rispettare previsti dalle vigenti norme per tutti gli adempimenti a proprio carico, nonché a rendere pubbliche tutte le informazioni finalizzate ad individuare il personale impegnato nei procedimenti de quibus.
L’Ente si impegna a ispirare la propria attività ai principi di onestà, trasparenza, lealtà, integrità e correttezza, nel rispetto delle leggi e dei regolamenti vigenti, adottando uno specifico codice etico. Gli organismi si impegnano, altresì, a combattere, in particolare, qualsiasi forma di intimidazione, ostilità, isolamento, indebita interferenza o condizionamento, molestia sessuale; a non offrire accettare o richiedere somme di denaro o qualsiasi altra ricompensa vantaggio o beneficio, sia direttamente che indirettamente tramite intermediari, al fine dell’ottenimento del finanziamento o al fine di distorcere l’espletamento corretto della successiva attività o valutazione da parte dell’Amministrazione regionale; a denunciare immediatamente alle Forze di Polizia ogni illecita richiesta di denaro o altra utilità ovvero offerta di protezione o estorsione di qualsiasi natura che venga avanzata nei loro confronti o nei confronti di propri rappresentanti o dipendenti, di loro familiari o di eventuali soggetti legati all’Ente da rapporti professionali; a effettuare i pagamenti o le transazioni finanziarie di ammontare superiore alla soglia di 2 mila euro esclusivamente per il tramite di istituti di credito.
Gli enti si impegnano a recedere dal contratto di locazione, qualora si dovessero acquisire nei confronti del proprietario degli immobili su cui verranno realizzati gli interventi formativi, elementi di fatto o indicazioni comunque negative da farli ritenere collegati direttamente o indirettamente ad associazioni di tipo mafioso; a non attribuire al personale dipendente dell’Ente incarichi di responsabilità qualora ricorra una delle condizioni di cui agli articoli 7 e 8 del D.Lgs. 235/2012 e/o sia accertata la sussistenza di forme di condizionamento di tipo mafioso.
Infine gli enti di formazione e l’Assessorato si impegnano reciprocamente nel caso concreto e ciascuno nell’esercizio delle proprie competenze a evitare la sussistenza di situazioni di conflitto di interesse derivanti da rapporti di lavoro o di consulenza, collaborazione, studio, ricerca, anche occasionali instaurati con parenti entro il quarto grado o affini entro il terzo di soggetti che prestano attività lavorativa a qualunque titolo presso uffici dell’Amministrazione regionale esercitanti competenze aventi refluenze nel settore della Formazione professionale.
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