All'insegna della semplicità il viaggio di Papa Francesco a Lampedusa

Valentina Piscopo
 Sarà all’insegna della semplicità, della discrezione e dell’amore fra gli uomini il viaggio di Papa Francesco nell’isola di Lampedusa, previsto per lunedì  8 luglio. Emozionata e trepidante è l’intera popolazione di lampedusani che, consapevoli di essere protagonisti di un momento storico senza precedenti, lavora senza sosta, animati da un entusiasmo senza pari. Articolato il programma della breve visita. Il momento più suggestivo e toccante sarà quando, a bordo di una motovedetta della Capitaneria di Porto e scortato dalle barche dei pescatori,il Pontefice lancerà in mare una corona di fiori, in ricordo di quanti hanno perso la vitanelle traversate della speranza.
Proprio al molo Favarolo, dove di solito attraccano i migranti sopravvissuti, Papa Francesco dialogherà con qualcuno di loro e con i pescatori lampedusani. Nessun incontro con altre autorità, né politiche né religiose. Desidera stare solo con chi lotta ogni giorno, con chi viene considerato “ultimo” e , per questo, discriminato. Subito dopo celebrerà la Messa nel campo sportivo e poi la visita nella parrocchia di San Gerlando. Continua a dimostrarsi controcorrente, capace di agire fuori dai soliti schemi Papa Bergoglio,  come dimostra, infatti, la volontà  di iniziare, proprio dall’isola di Lampedusa, i suoi viaggi apostolici nel mondo.
Umanità e sensibilità continuano ad essere nota peculiare del  suo Pontificato, sempre vicino a chi soffre, ai più deboli e ai più bisognosi. Da oggi Lampedusa non sarà solo una frontiera sperduta nel Mediterraneo, ma luogo di speranza, che non deve essere dimenticato ma, anzi, terra a cui dare risposte reali e concrete.

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