Porto Empedocle aveva fama di essere una città allegra, festosa e gioiosa, purtroppo da un po’ di tempo, si avverte, si percepisce una sensazione di malinconia e tristezza. La tristezza non è dovuta al fatto che, per la prima volta nella storia di Porto Empedocle, non ci sia stato nessun addobbo natalizio; nessun albero; nessuna luminaria nelle vie della città. Purtroppo si respira una profonda rassegnazione per il disagio economico, che spesso sfocia in disperazione, colpendo tantissime famiglie, che non trovano solidarietà da parte del Comune. Rassegnazione per gli operai dell’Italcementi, circa 100, che hanno perduto il lavoro; oltre alla rassegnazione per la perdita del lavoro per circa 200 operai, che lavoravano nell’indotto del cemento. Rassegnazione per i mancati posti di lavoro, almeno 100, che la Moncada Energy avrebbe dovuto creare in cambio della concessione dell’area ex Montedison; rassegnazione per il mancato avvio dei lavori del Rigassificatore, che avrebbe dovuto rilanciare l’economia cittadina; rassegnazione per la mancata realizzazione dell’impianto dei Sali potassici che si sarebbe dovuto realizzare nell’area Asi. Forse, e lo speriamo tutti, si realizzerà all’interno del cementificio. Rassegnazione per il mancato sviluppo possibile e ordinato del territorio, che si potrebbe creare, con lo spostamento della centrale a olio combustibile, dall’attuale sito all’area Asi. Tale spostamento, dopo una adeguata bonifica ambientale, darebbe al Comune, la possibilità di utilizzare quelle aree a fini turistici e alberghieri. Inoltre, con la bonifica, si eliminerebbe quell’immondo e pericoloso sistema di tralicci che dissemina terrore tra i cittadini per l’inquinamento elettromagnetico.
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La società di capitali Enel, dovrebbe mostrare maggior rispetto e maggior senso di responsabilità nei confronti dei cittadini di Porto Empedocle, i quali, sin dagli anni 50, hanno respirato fumi e fuliggine, hanno assorbito radiazioni elettromagnetiche, hanno sopportato lo squarcio del proprio litorale, permettendo la realizzazione della centrale sulla sabbia dorata. Oggi, Enel propone la realizzazione di un turbogas, che sarà attivo fino al 2025, in alternativa dell’attuale centrale ad olio combustibile ed essendo un impianto in telecomando, a regime azzererà la presenza degli operai. Enel dovrebbe dimostrare, nei confronti della città, non solo un dovere etico e ambientale, ma soprattutto un dovere morale, permettendo al territorio di ridisegnare la propria strategia di sviluppo economico ed occupazionale. Il Partito Democratico, insiste nella proposta di concepire il porto come uno spartiacque, programmando ad Est, nel riempimento Asi e area Montedison, la localizzazione di attività produttive, piccola e media industria e attività artigianali, utilizzando le strutture del braccio di levante del porto, già attrezzato per queste finalità. Ad Ovest del porto, partendo dal realizzando porticciolo turistico, il quale è stato inserito e finanziato dal Patto Territoriale Empedocle sin dal 1999, fino alla “Scala dei Turchi”, programmando attività turistiche – alberghiere. Tutto ciò si può realizzare con un “Piano Particolareggiato” che preveda la ristrutturazione dei manufatti esistenti e un adeguato “Piano dei Colori”, necessario a decorare e caratterizzare un’intera area. Enel, essendo una S.p.A., persegue il proprio utile e i propri interessi, gli Amministratori locali e la politica dovrebbero perseguire l’interesse generale ed il bene comune.
La società di capitali Enel, dovrebbe mostrare maggior rispetto e maggior senso di responsabilità nei confronti dei cittadini di Porto Empedocle, i quali, sin dagli anni 50, hanno respirato fumi e fuliggine, hanno assorbito radiazioni elettromagnetiche, hanno sopportato lo squarcio del proprio litorale, permettendo la realizzazione della centrale sulla sabbia dorata. Oggi, Enel propone la realizzazione di un turbogas, che sarà attivo fino al 2025, in alternativa dell’attuale centrale ad olio combustibile ed essendo un impianto in telecomando, a regime azzererà la presenza degli operai. Enel dovrebbe dimostrare, nei confronti della città, non solo un dovere etico e ambientale, ma soprattutto un dovere morale, permettendo al territorio di ridisegnare la propria strategia di sviluppo economico ed occupazionale. Il Partito Democratico, insiste nella proposta di concepire il porto come uno spartiacque, programmando ad Est, nel riempimento Asi e area Montedison, la localizzazione di attività produttive, piccola e media industria e attività artigianali, utilizzando le strutture del braccio di levante del porto, già attrezzato per queste finalità. Ad Ovest del porto, partendo dal realizzando porticciolo turistico, il quale è stato inserito e finanziato dal Patto Territoriale Empedocle sin dal 1999, fino alla “Scala dei Turchi”, programmando attività turistiche – alberghiere. Tutto ciò si può realizzare con un “Piano Particolareggiato” che preveda la ristrutturazione dei manufatti esistenti e un adeguato “Piano dei Colori”, necessario a decorare e caratterizzare un’intera area. Enel, essendo una S.p.A., persegue il proprio utile e i propri interessi, gli Amministratori locali e la politica dovrebbero perseguire l’interesse generale ed il bene comune.
Il Partito Democratico di Porto Empedocle, chiede ai cittadini di non sprofondare nell’assoluta rassegnazione, di contribuire ad affermare il proprio presente e di programmare un futuro migliore.
PD Circolo di Porto Empedocle