Il segretario del Circolo E. Berlinguer Epifanio Bellini
Preso atto dei risultati del tavolo tecnico e della scelta, determinata dal tentativo di economicità in questa fase, di affidare la redazione del piano sui rifiuti ai tecnici dell’ATO GESA 2, il Direttivo del Circolo Berlinguer di Agrigento ritiene indispensabile avviare immediatamente azioni amministrative concrete per una cercare una collaborazione con il CONAI (Consorzio Nazionale Imballaggi) e per l’individuazione di una società e/o un professionista d’indubbia esperienza tecnica, al fine di redigere e accompagnare la nostra Città verso un efficace “piano di raccolta differenziata integrata dei rifiuti urbani”.
Si reputa, infatti, necessaria e urgente un Piano Rifiuti che deve necessariamente partire da un’analisi rigorosa, anche minuziosa, della situazione della città sulla tipologia delle abitazioni per arrivare progressivamente a soluzioni su misura che consentano la definizione di obiettivi certi e sostenibili di medio-lungo termine che permettano la Riduzione, il Riciclo, il Riutilizzo, ma soprattutto l’applicazione in tempi brevi di una Tariffa Puntuale che riduca il costo per il cittadino, visto che oggi Agrigento ha una tariffa TARES tra le più alte d’Italia.
Ecco perché il Circolo Berlinguer di Agrigento ritiene prioritario il mantenimento di un serio e puntuale controllo pubblico all’interno dell’ambito/area territoriale scelta, favorendo una gestione diretta (in-house), se le risorse finanziare lo permetteranno, o in partnership con privati se dall’analisi si evinceranno limiti di know how o Finanziarie per lo start-up del nuovo processo industriale. L’interesse pubblico va in ogni modo tutelato attraverso:
Contratti di concessione semplici, chiari e senza scappatoie;
Forti poteri di controllo sui flussi finanziari, sulle tariffe, sui parametri/livelli di servizio;
Netta delimitazione della concessione nell’oggetto, nello spazio, nel tempo;
Evitare ogni discrezionalità;
Applicazione di procedure ad evidenza pubblica per tutte le concessioni;
In questo modo si manterrà centrale il ruolo pubblico dalla gestione alla pianificazione e controllo del servizio dato in concessione e agli obiettivi (economici, ambientali e sociali) che si intendono perseguire, anche in una eventuale decisione di appaltare a terzi singole fasi del ciclo integrato dei rifiuti.
Qualunque sia la scelta, l’obiettivo finale deve essere la Riduzione dei Rifiuti, soprattutto della parte indifferenziata da destinare alla discarica, l’incremento del Riciclo e del Riutilizzo attraverso la ricerca di un’alta resa del differenziato, e la Riduzione dei Costi per i cittadini attraverso il progressivo passaggio alla tariffazione puntuale del servizio di raccolta (sicuramente Porta a Porta) e smaltimento dei rifiuti, in modo da correlare in maniera diretta quanto viene pagato dai cittadini, e dagli operatori economici, alle quantità di rifiuti (indifferenziati) effettivamente prodotti (es. sacco conforme/pre-pagato, transponder a microchip). Si tratta non solo di una tariffazione più “equa”, ma anche di favorire meccanismi premianti in grado di stimolare e promuovere pratiche virtuose. Ecco che il nuovo Piano Industriale dovrà avviare nel più breve tempo possibile delle esperienze pilota all’interno di una programmazione chiara e una comunicazione nei confronti dei cittadini che debba fornire indicazioni coerenti e convincenti. In tutte le esperienze virtuose la raccolta differenziata decolla quando i cittadini sono convinti e consapevoli dell’importanza del ruolo che hanno all’interno del ciclo integrato dei rifiuti e quando il piano dei rifiuti è credibile.
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