Piazza Cavour, per quello che posso ricordare personalmente, è stata nei programmi elettorali, scritti e a parole, dei politici da almeno trent’anni. Tutte le amministrazioni che si sono succedute nel tempo, compresa l’attuale retta dal capopopolo diventato sindaco, hanno promesso la rinascita del luogo, che a dire dei più, doveva diventare il cuore palpitante di Favara. Alla fine così è stato e, manco a dirlo, non certamente per merito della politica. Ci hanno creduto un gruppo di giovani imprenditori che hanno realizzato, un hotel, un b&b, una pizzeria, due ristiranti e cinque bar.
Il recente Capodanno è stata la “prova provante” delle capacità degli imprenditori di attirare nella piazza migliaia di giovani della provincia e non solo. Tutti i sabato sera è luogo di incontro di una folla di famiglie e di ragazzi. La politica, dal canto suo, non ci ha messo nulla. Per dovere di cronaca per il Natale scorso ha posato una sorta d’albero “menomato” che i gestori dei bar hanno immediatamente sostituito con un altro più adatto per l’occasione.
E’ chiaro che la folla, quando alle prime luci dell’alba si allontana dalla piazza, lascia abbondanti tracce della sua presenza: bicchieri di plastica, bottiglie di birra e di vino, carta e altro sparsi per tutto il posto che l’indomani dovrà essere riutilizzato da un’altra più piccola folla di cittadini, abituati ai disagi favaresi, e di turisti attirati dalla presenza del castello, non abituati e sbigottiti per lo spettacolo di pattume
Allora, nel gioco delle parti, i gestori dei locali non possono, certamente, stare dietro ai loro clienti che acquistata la bottiglia di birra, la vanno a consumare fuori dal bar. E i clienti, a loro volta, non hanno la possibilità di conferire i bicchieri di plastica e le bottiglie ché in piazza Cavour non ci sono cestini portarifiuti.
Tornando ai gestori, questi pagano elevatissime bollette della Tares e costosissimo è il servizio di igiene ambientale a totale carico dei contribuenti favaresi. Costoso al punto tale che l’importo milionario potrebbe contenere la spesa per l’intervento di un operatore ecologico con il compito di raccogliere i rifiuti abbandonati nella piazza e renderla fruibile per l’indomani.
Per il resto gli scatti, dell’amico Giuseppe Lentini, che vi proponiamo la dicono lunga sulla necessità di intervento da parte dell’amministrazione per risolvere la problematica.
Il problema è: dato un certo numero di commercianti che hanno, con le loro capacità, invertito le sorti in un momento di grave crisi economica, dato che il sabato sera la piazza è super affollata generando ricchezza, dato che il servizio di igiene ambientale ha costi milionari a carico dei contribuenti che hanno, dal canto loro, pieno diritto ad avere il centro storico pulito, il candidato a bravo amministratore trovi la soluzione. Tempo a disposizione due anni.
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