Ri-Pensare Favara: "Fuori Aipa, entra la consulenza esterna"

 Filippo Ceresi – Luca Gargano
In campagna elettorale ne fece il suo cavallo di battaglia promettendo, da “ex Comunista”, che avrebbe revocato “unilateralmente” la convenzione con l’Aipa SpA avente ad oggetto l’accertamento, la riscossione e la liquidazione dei tributi locali per conto del Comune di Favara.
Insediatosi sul più alto scranno di Palazzo di Città, il Sindaco Manganella prima chiese i danni per “accertate violazioni del contratto” e successivamente ricorse all’Arbitrato “irrituale” per dirimere la questione da egli stesso sollevata.
Oggi, mentre ancora attendiamo gli esiti di quell’Arbitrato, da cui tra l’altro si sono dimessi 2 dei 3 componenti, il Primo Cittadino, con un espediente degno del miglior prestigiatore, utilizzando ad arte i rilievi della Corte dei Conti in merito al risanamento finanziario del Comune di Favara, cosa fa?!? Affida una consulenza esterna per “garantire” alle asfittiche casse municipali di incamerare i proventi dei tributi evasi attraverso la riscossione coattiva!!!
Ma non doveva il Comune di Favara guidato da “Sasà il capopopolo” ridurre gli sprechi e azzerare le esternalizzazioni per valorizzare le risorse umane interne?
La riflessione la poniamo alla cittadinanza, vera ed unica vittima del “gioco delle tre carte” di Manganella, mentre la domanda vera e propria la giriamo al nuovo corso del Partito Democratico di Favara: cosa ne pensa il PD Favarese di Matteo Renzi dell’ennesima furbata messa su dal Sindaco?
La risposta sarebbe dovuta anche per smentire, una volta tanto, una famosa citazione: “il silenzio artificioso piace agli spiriti meschini”.
 

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