Valentina Piscopo
27 gennaio 1945- 27 gennaio 2014. Numerose le manifestazioni ed iniziative organizzate in tutta Italia, per ricordare e commemorare gli ebrei, vittime della follia nazista, sfociata nell’Olocausto. Si parla di cifre che terrorizzano, più di sei milioni di uomini, donne e bambini. Nessuno veniva risparmiato. Come carne da macello, venivano deportati nei campi di concentramento di Auschwitz, Dachau, Birkenau o Morowitz. Posti in cui venivano torturati, picchiati, costretti a lavori disumani, usati come cavie per criminali esperimenti, per poi essere uccisi nelle camere a gas, nel caso in cui, non morivano prima di malattie, stenti e freddo. Diventa impossibile non ricordare. In tutta Italia, numerose le attività e le manifestazioni organizzate in quello che è stato battezzato “ Giorno della Memoria”. Ed anche Favara ha voluto rendere omaggio alle vittime dello Shoah.
L’evento, organizzato dall’Associazione ANPI, in sinergia con il Liceo Statale “M.L.King” di Favara, ha voluto ricordare i nostri concittadini partigiani, Bruccoleri Nicolò, Burgio Gaetano, Fradella Filippo, Marsala Domenico e Marrone Domenico, che hanno combattuto nella Seconda Guerra Mondiale e che, alcuni di loro, sono morti proprio nel campo di concentramento di Dachau. A presenziare alla benedizione, Frà Giuseppe Maggiore, che insieme al Vice Sindaco Carmela Vita, hanno deposto un mazzo di fiori, sotto la lapide commemorativa posta in Piazza San Francesco.
In seguito, ha preso vita nella Sala del Collare del Castello Chiaramonte, il convegno vero e proprio, alla quale hanno partecipato oltre alle classi del Liceo “M.L.King”, guidati dalle docenti Angela Dulcetta, Mirella Vella ed Ornella Garraffo, anche i giovani alunni dell’Istituto Comprensivo “G. Guarino”, “A. Mendola- Vaccaro” e “Bersagliere Urso”. Gli studenti delle diverse scuole favaresi, hanno partecipato con lavori in Powerpoint, letture di poesie e passi di brani narrativi, tratti dalla varie testimonianze dei sopravvissuti allo sterminio. Ad animare il convegno, il coro della scuola “Bersagliere Urso”, guidati dall’eclettica Sara Chianetta. Di Natura diversa gli interventi dei partecipanti che, tuttavia, con voce unanime hanno ribadito l’importanza della memoria, affinchè crudeltà mostruose, come lo sterminio degli ebrei, non possano più ripetersi. L’olocausto è un delitto che l’umanità pagherà per sempre, perché chi non rispetta la vita umana è solo una belva senza cuore.
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