Due emendamenti, alle misure correttive dell’amministrazione, sono stati presentati dai consiglieri Dalli Cardillo Paolo, Sgarito Tania,Bennardo Giovanni di Favara Riformista socialista, Antonio Palumbo di Rifondazione comunista, Broccia Salvatore, Scalia Gaspare,Lupo Salvatore di ART. 4 e Ceresi Filippo di Ripensare Favara, Vella Maria, Fallea Antonio di Nuovo centro destra e Crapanzano Antonello di Voce Siciliana.
Si fa sul serio cercando di fare seguire alle parole, che in tre anni sono state spese a fiumi, i fatti. E i fatti sono i semplici voti favorevoli che i consiglieri potrebbero dare a reali soluzioni per la città.
Il primo emendamento punta a fare chiarezza su possibili future esternalizzazioni e per sgombrare il campo da eventuali malintesi, specie sul servizio tributi, gli undici chiedono di sostituire alla lettera “B” la frase dell’amministrazione “avvalendosi di ogni idoneo strumento messo a disposizione della legislatura vigente” con “esclusivamente a mezzo personale comunale” attraverso il potenziamento dell’ufficio, formazione personale, strumenti informativi digitali, avvalendosi anche della consulenza e della attività giudiziaria dei due avvocati già nominati e pagati dal Comune forfettariamente a anno, che comunque escludano qualsiasi forma di esternalizzazione o affidamento a terzi del tributo che del servizio”.
Il secondo emendamento cade sui tagli economici previsti dall’amministrazione sul personale, tra l’altro, già in corso di impugnazione da parte dei sindacati che hanno fatto ricorso ad un legale di loro fiducia.
Questo emendamento se approvato farebbe, anche, cadere l’azione legale.
Gli undici propongono di “Praticare un taglio verticale di tutte le spese riguardanti il personale , prevedendo la riduzione al minimo possibile P.O. di servizio e cioè in quattro aree funzionali come previste dallo statuto comunale (area Tecnica,Sociale,Finanziaria, e Polizia Municipale), ridurre al minimo previsto per legge le indennità di carica , accessorie e tutti i premi di produttività per le P.O. compreso quelli del Segretario Comunale”.
In estrema sintesi si sta cercando di curare l’ammalato con una vera cura, senza palliativi. E la cura, prima già dell’ufficializzazione, ha ricevuto l’approvazione dell’opinione pubblica che quattro conti se li ha fatti da tempo. L’opinione della gente è che i sacrifici devono essere fatti da tutti. Oggi c’è chi si rivolge al vicino o all’amico per farsi prestare i soldi e pagare le tasse. Fare debiti per pagare le tasse è una contraddizione grande quando il mondo, ché i tributi si devono pagare in ragione della ricchezza individuale. E ricco non è chi si fa prestare soldi per onorare il pagamento delle tasse. E’ saltato il punto di equilibrio e per rimetterlo occorrono azioni coraggiose, capaci di eliminare i privilegi di alcuni, in un momento di grandi sacrifici per la collettività.
Stasera in Consiglio vedremo chi ha davvero a cuore le sorti di Favara.
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Undici consiglieri presentano emendamenti contro le esternalizzazioni e le misure sul personale comunale
By franco.pullara3 Minuti di lettura