“Tra quelle agrigentine, è stata la sigla con più partecipanti al seguito: più di 50”. C’è grande soddisfazione in casa della Cna di Agrigento per l’imponente mobilitazione che si è svolta, martedì scorso, a Roma su iniziativa di Rete Imprese Italia, organismo di rappresentanza unitario di artigiani, commercianti e piccoli imprenditori. Struttura, nell’Agrigentino, guidata da Mimmo Randisi, che è anche presidente provinciale della Confederazione.
“La richieste di adesione da parte dei nostri iscritti, per la verità, erano di gran lunga superiore – precisa Piero Giglione, segretario provinciale della Cna – ci siamo dovuti fermare solo per ragioni legate all’organizzazione del trasferimento. Tutta questa voglia di esserci, di essere presenti, di volere manifestare rabbia e sofferenza contro le politiche economiche dei Governi che si sono succeduti negli ultimi anni, è la dimostrazione che anche il tessuto produttivo agrigentino versa in uno stato di profondo disagio. La crisi morde e le aziende sono ormai al collasso. In Piazza del Popolo – aggiunge Giglione – si è riversata una folla immensa, straordinaria, quasi da brividi. Un’occasione storica: tutti assieme, uniti a difesa del lavoro, dei lavoratori e delle nostre famiglie. Il nuovo Governo non potrà non tenere conto di questa incisiva e massiccia protesta, di questo malessere collettivo, manifestato da chi produce onestamente, da chi, ogni giorno, si alza e suda le proverbiali sette camice per continuare a tenere aperta la bottega. Non c’è più tempo da perdere – conclude Piero Giglione – il Premier incaricato, Matteo Renzi, se otterrà il via libera, sarà chiamato a varare misure immediate e di sostanza a favore degli artigiani e delle piccole e medie imprese, che rappresentano la fetta più consistente nell’economia del territorio. Le nostre richieste sono: meno tasse, meno costi e burocrazia per il lavoro, più credito alle imprese, tempi certi di pagamento con la Pubblica Amministrazione e rilancio dei consumi”.
