La Segretaria Provinciale PD
Il segretario provinciale del Partito Democratico, Peppe Zambito, e il responsabile provinciale Diritti e Partecipazione Sabrina Mangione, hanno incontrato il commissario straordinario dell’ATO Idrico, Benito Infurnari.
L’acqua è uno temi centrali dell’azione intrapresa dalla nuova segreteria provinciale PD che ha istituito un apposito tavolo tecnico per studiare la problematica, con il contributo degli amministratori locali e dei dirigenti territoriali del partito, ed elaborare proposte concrete in favore dei cittadini.
Il dialogo avviato con il commissario straordinario è stato molto cordiale, ma soprattutto utile ad approfondire alcuni aspetti della gestione del servizio idrico in merito al rapporto, tra l’utente e il gestore, non sempre trasparente.
Le proposte elaborate verranno sostenute dagli amministratori del Partito Democratico nelle sedi opportune e discusse nei circoli territoriali al fine di consentire una partecipazione diffusa sulla problematica.
Tra le proposte del Partito Democratico :
La salvaguardia del diritto della persona all’approvvigionamento idrico attraverso la garanzia ad ogni cittadino di un quantitativo minimo vitale d’acqua gratuito pari a 80 mc annui;
La previsione espressa del divieto di sospensione del quantitativo minimo vitale d’acqua, anche, in caso di persistente morosità, allo scopo di mettere fine all’indegna pratica dei distacchi con conseguente impossibilità dei cittadini di provvedere alle proprie esigenze vitali minime (alimentazione e igiene umana);
L’abolizione della quota fissa, ennesima vessazione a carico dei cittadini, che viola i principi di uguaglianza e capacità contributiva in quanto applicata in quote uguali per tutti gli utenti a prescindere dall’entità del consumo;
Il rimborso delle somme ingiustamente pagate dai cittadini a causa della illegittima applicazione retroattiva del nuovo piano tariffario;
La possibilità che gli importi dovuti dai cittadini possano essere rateizzati fono a 36 rate a salvaguardia delle le fasce sociali meno abbienti;
L’introduzione della bollettazione trimestrale con la previsione di due letture annuali di modo che ogni famiglia sia posta nelle condizioni di potere dilazionare il pagamento dei propri consumi;
La verifica dello stato di fatto del controllo che doveva essere effettuato dall’Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas (AEEG) in collaborazione con l’Agenzia delle Entrate sui dati forniti dal gestore privato al fine della predisposizione da parte degli Enti d’Ambito delle tariffe idriche (come previsto dalla Deliberazione del Commissario Straordinario, D’Orsi Eugenio, n. 10 del 29 Aprile 2013).
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Peppe Zambito e Sabrina Mangione incontrano il commissario straordinario dell’ATO Idrico
By vedisotto2 Minuti di lettura
1 commento
Buongiorno, nel lodare comunque l’iniziativa, vorrei ricordare ai proponenti, che il quantitativo ” minimo vitale ” di 80 mc. già esisteva forse ai tempi del fascismo e della ex gestione EAS, ma è stato successivamente modificato dalla nuova tariffazione, che ricordiamolo, non ha eguali in altre provincie. Oggi, fortunatamente, le condizioni igieniche delle famiglie sono cambiate in meglio, quindi, forse sarebbe opportuno estendere, il suddetto quantitativo ad ogni componente del nucleo familiare.