Valentina Piscopo
Nessun sindaco, deputato regionale o nazionale si è presentato malgrado l’invito di Manganella.
Clima sempre più teso per i dipendenti ex-LSU italiani che, senza distinzione tra Nord e Sud, dal 1° marzo 2014 rimarranno senza lavoro. Nella sala del collare del Castello Chiaramonte di Favara, hanno urlato la loro rabbia più di 50 precari, provenienti da diverse parti della provincia di Agrigento. Alla presenza del Sindaco, Rosario Manganella, del segretario della Filcams- Cgil, Franco Castronovo, della portavoce dei dipendenti ex-LSU, Giusy Mossuto, del presidente del Consiglio, Leonardo Pitruzzella e del capogruppo consiliare del PD, Gero Castronovo, si è parlato delle mosse necessarie per risolvere il dramma di ben 11.000 lavoratori, cifra, questa, tutta siciliana.
Ad onor del vero, al tavolo tecnico, erano stati invitati tutti i sindaci siciliani, i deputati nazionali e regionali. Ma purtroppo nessuno di loro era presente ma per impegni di ordinaria amministrazione. Ma i precari siciliani, non sono lasciati soli.
Da Roma, i deputati del PD Tonino Moscatt e Maria Iacono stanno perorando la loro causa con tutte le loro forze. A malincuore, il sindaco Manganella,ha sottolinea che“non ci sono novità rispetto all’ultimo incontro avvenuto al Comune”, con la presenza del vicesegretario Spicola e del segretario provinciale Zambito. Ciò nonostante, c’è la possibilità di una proroga di un mese, così da dare una, seppur breve, boccata d’ossigeno, tale da studiare e strutturare un documento da inviare al neo Presidente del Consiglio. E proprio con Matteo Renzi, il sindaco di Favara vuole dialogare, anticipando che lo step successivo sarà proprio quello di invitarlo a Favara, così da “toccare con mano”, il disagio e il dolore delle numerose famiglie siciliane, abbattute dal precariato.
Ribadisce la vicinanza dell’intera assise cittadina, il presidente del consiglio comunale Leonardo Pitruzzella, ricordando che domani alle ore 18.00, accogliendo l’invito del segretario di circolo del PD Carmelo Vitello, è stato organizzato un consiglio comunale aperto ed urgente. Il segretario della Filcams-Cgil Catronovo, rincara la dose, affermando che, nel caso di mancata proroga da parte di Roma, chiederà al sindaco di “mettere la bandiera a mezza asta e dichiarare la morte del lavoro”. La coraggiosa Giusy Mossuto, portavoce dei coraggiosi dipendenti ex-LSU di Favara, ricorda di partecipare alla manifestazione organizzata venerdì 28 febbraio. “La marcia- continua Mossuto- non avrà bandiere sindacali”. Non mostrano segni di cedimento. Non si abbattono. E nonostante la tensione sia alle stelle, non si rassegnano perché lottano per ciò che gli è dovuto: lavoro, rispetto e dignità!
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EX LSU – Nell’incontro di Favara i precari giunti da diverse parti della provincia urlano la loro rabbia
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