Aldo Mucci
Finalmente l’economia ed il lavoro “accelerano”.
I provvedimenti governativi tanto annunciati, sono sulla scrivania del Governo, pronti al decollo. Il primo provvedimento riguarda gli interventi a sostegno dei redditi di lavoro e di impresa, il secondo provvedimento riguarda gli interventi sul mercato del lavoro ed infine il terzo provvedimento riguarda gli interventi sugli ammortizzatori sociali. Ma andiamo per ordine. 1000 euro in più all’anno per chi guadagna meno di 25.000 euro. Soldi per tutti? Naturalmente no. Questa “caratteristica” può trovare riscontro solo dove cè un contratto di lavoro stabile. Mi chiedo: i precari? A loro spetterebbe solo qualche “europrecario”in quanto da quello che ho capito, tutti coloro che non hanno un contratto di lavoro dipendente sono “fregati”. Considerata la grande crisi,i “fregati” sarebbero il 50% della forza lavoro del nostro Paese.
Nel 2° provvedimento si parla di contratto di lavoro a tempo determinato fino a tre anni con rinnovo. Detto alla “fimminina” come si dice da noi: infinite proroghe anche una al mese, a secondo della “disponibilità” dell’azienda che ti assume.In questo periodo il lavoratore può essere licenziato senza preavviso. Sempre più precari,sempre più disperati.Il 3° provvedimento riguarda gli ammortizzatori sociali.Sparisce la CIGS in deroga (viene sostituita da un’altra sigla,la NASPI) un sussidio per tutti lavoratori che perdono il lavoro,atipici compresi.Non entro nel merito numerico di questo elaborato e “smarrito” provvedimento ma mi chiedo: quanti saranno i beneficiari di questa nuova sigla (NASPI) ? Se questi provvedimenti sono frutto di un “parto” normale,mi sa tanto che la partoriente ha bisogno di una visita specialistica,in quanto i tre provvedimenti sono nati sotto una stella:“disperatamente precaria”.
Mentre in Italia si discute di come uscire dal “pantano” leggo sul Corriere un’intervista di Peter Barnefske, direttore della società di selezione Phoenix Gir con sede a Monaco di Baviera. Dice Barnefske: “le aziende tedesche hanno tutto l’interesse ad assumere candidati italiani, anzi, sono desiderose di strappare alla terra d’oltralpe le sue menti migliori, laureati e non”. Ed ancora:”gli Italiani sono dei lavoratori “smart”, ovvero brillanti, intelligenti,svegli.Apprezziamo la professionalità, il modo di lavorare, la mentalità”.
Mi viene in mente la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani che recita: “ogni individuo ha diritto al lavoro.alla libera scelta dell’impiego,ed alla protezione contro la disoccupazione”. Lohnarbeit ? Made in Germany, naturalmente.
Sicilia ON Press. Tutti i diritti riservati. Testata giornalistica registrata al Tribunale di Agrigento al n. 314 del 10/01/2013. Direttore: Franco Pullara. Società editrice: SE.CO.FORM. S.R.L.
Sito creato da Salvo Vinciguerra Architetto.