Gira una sorta di fantasma all’interno del Pd di Favara. Un foglio, un documento che mittente e destinatario, strano a dirsi, studiano e in collaborazione “limano” per raggiungere la forma condivisa.
Il mittente è il partito, mentre il destinatario è il sindaco. Il documento rappresenterebbe la condizione per l’ingresso in Giunta del Pd. Il problema è che la firma a questo benedetto documento viene rinviato di giorno in giorno e di settimana in settimana. Segno che più della forma divide la sostanza. E nella sostanza per il sindaco il partito è entrato nell’amministrazione della città nello stesso momento del suo tesseramento nel partito di Renzi, di contro una significativa parte di tesserati non riconosce questo “matrimonio” né ha intenzione di celebrarlo in futuro.
Si potrebbe uscire dal pantano con lo strumento principe del Partito democratico: le primarie, organizzando una reale pesatura della volontà della base e del popolo utilizzando proprio le primarie, piuttosto di affidarsi “diplomaticamente” ad un documento.
Senza perdere ulteriore tempo, semplicemente e con un provvedimento privo di controindicazioni potrebbe il Pd chiedere ai favaresi se ritengono opportuno l’ingresso del partito in giunta per rilanciare l’amministrazione Manganella. E’ una soluzione certamente migliore del rinvio e del perdere tempo, quando questo ci difetta a fronte di problematiche gravissime che la politica deve urgentemente affrontare e risolvere per la collettività.
Non è possibile offrire alla gente due gruppi all’opposizione, da una parte Art. 4, Fi, Socialisti riformisti, Rifondazione e Ripensare Favara, dall’altra Ncd con due consiglieri dentro e due fuori dalla maggioranza e il Pd che non è ne carne e ne pesce. A maggior ragione non può farlo il Pd rispetto agli altri, per essere il partito più organizzato in città.
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1 commento
Complimenti per l’originalità dell’impostazione del problema…che certamente esiste…in conseguenza della situazione “pirandellima” che si è venuta a creare…….e che produce solo danni alla città….La democrazia vive e cresce nella chiarezza…..ricordando che il principio basilare è la sovranità popolare….ed il popolo prima o poi sarà chiamato a decidere…..le perdite di tempo che continuano a danneggiare la città….vengono cmq sempre al pettine e, in genere, severamente sanzionate nel segreto dell’urna…..Trovare forme per verificare, seriamente, anche “in itinere” il consenso popolare, penso che non sarebbe contro la vera democrazia…anzi !…in futuro si potrebbe istituzionalizzare anche un simile metodo…e Favara potrebbe dare in questo senso un segnale profetico….di speranza e di fiducia…..